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Ferrari Roma Spider, apre la capote in tela per l'estate

ferrari roma spider, apre la capote in tela per l'estate

Ferrari Roma Spider, apre la capote in tela per l’estate

L’ultima nata in Ferrari con la capote in tela è stata la 365 GTS 4 e di anni ne sono passati molti, 54. Gli ultimi sforzi della Portofino M, giunta alla fine della sua carriera, hanno suggerito agli uomini in Rosso di tornare a una soluzione elegante e affascinante di spider con capote in tela, proprio con la Roma.

Ferrari Roma Spider, il design e la capote in tela  È evidente che l’attenzione sia rivolta nella parte posteriore della vettura, dove la codaè stata concepita per nascondere la capote di tela quando si viaggia a cielo aperto. Il vano copri capote integra le due gobbe che riprendono gli ingombri dei poggiatesta posteriori, mentre sempre sul cofano è stato posizionato uno spoiler attivo di fibra di carbonio che può assumere tre inclinazioni diverse in base alle condizioni di guida. Il concetto aerodinamico di una spider va sempre curato con un’attenzione particolare, per cui per ottimizzare lo scorrimento dei flussi d’aria sulla carrozzeria, le linee della Roma Spider sono state leggermente affinate anche con accorgimenti mirati, tipo un’ala mobile posteriore che ha permesso di ottenere gli stessi valori di carico verticale della coupé, salvaguardando allo stesso tempo il confort a bordo con il tetto aperto. La capote a cinque strati con trama sartorialepuò essere aperta e chiusa fino a 60 km/h nel tempo di 13,5 secondi. Raccolta nel vano posteriore occupa 220 mm e questo consente di garantire una capienza nel bagagliaio di 255 litri. In abitacolo tutto richiama alla Roma, ma il volante è diverso e ha un nuovo design dei comandi secondari.

Particolari studiati per la Spider  Qualche riga sopra, abbiamo fatto cenno al nuovo wind deflector integrato nella zona posteriore e che si solleva fino a 170 km/h con un pulsante dedicato, con il compito di ridurre fino al 30% le turbolenze rispetto alle spider precedenti del Cavallino. Nei range di operatività, l’ala fino a 100 km/h resta chiusa (in posizione LD, Low Drag), sopra i 300 km/h si alza (MD, Medium Downforce) aumentando del 30% il carico con meno dell’1% di resistenza. Poi, se manualmente si imposta dal “manettino magico” una particolare impostazione di guida, o si arriva a dover fare una frenata impegnativa, la Roma Spider aiuta il guidatore passando autonomamente alla posizione HD (High Downforce), in cui sarà in grado di sviluppare 95 kg di carico a 250 km/h.

La meccanica della Ferrari Roma Spider  Gran parte della meccanica è quella della Roma, che propone il V8 biturbo di 3.9 litri da 620 CV e 760 Nm di coppia e cambio doppia frizione Dct a otto marce. Una novità però è stata installata sulla Spider e successivamente a beneficiarne sarà anche la Roma “chiusa”. Si tratta di una nuova pompa dell’olio che riduce del 70% i tempi di raggiungimento dei valori ideali a freddo e offre una maggiore portata ai medi regimi. Per il resto troviamo l’assetto basato sul sistema Side Slip Control (SSC) 6.0 con un algoritmo ottimizzato per la Spider e un peso rispetto alla coupé aumentato di 84 kg (il totale segna 1.556 kg a secco), ma le prestazioni non sono cambiate: la velocità massima può superare i 320 km/h, mentre per raggiungere da ferma i 100 km/h la Roma Spider impiega 3,4 secondi.

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