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Ferrari 499P – Ecco la Hypercar per la classe regina di Le Mans

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Ferrari 499P – Ecco la Hypercar per la classe regina di Le Mans

Nella cornice delle Finali Mondiali 2022, sul circuito di Imola, la Ferrari presenta la 499P. Si tratta dell’attesissimo prototipo sviluppato sulla base dei regolamenti LMH del Mondiale Endurance che riporterà il Cavallino nella massima categoria della serie e alla 24 Ore di Le Mans, dopo un intervallo lungo cinquant’anni esatti.

Livrea celebrativa a Sebring per il debutto. La 499P è a tutti gli effetti l’erede della 312PB del 1972 (iscritta al Mondiale marche di quell’anno e anche alla Le Mans del 1973) e riapre così un percorso parallelo alla Formula 1 che ha permesso in passato di conquistare nove volte la 24 ore più famosa del mondo. Il debutto in gara della nuova vettura è fissato per il 17 marzo del 2023, alla 1000 Miglia di Sebring: per l’occasione sarà utilizzata una livrea ispirata proprio alla 312P, con i loghi vintage e gli stessi accenti Giallo Modena che abbiamo visto anche al Gran Premio d’Italia 2022 a Monza sulla monoposto F1-75. Le due sport prototipo ufficiali, gestite dalla Ferrari insieme allo storico partner per l’Endurance, AF Corse, correranno con i numeri celebrativi 50 e 51. Nessuna indicazione di dettaglio, invece, su come si comporranno i due equipaggi, che saranno scelti tra la rosa a disposizione del Cavallino per le gare di durata e la Driver Academy.

Turbo, ibrida, integrale. Con il V6 derivato dalla 296. La Ferrari ha sviluppato la 499P secondo il nuovo regolamento LMH (Le Mans Hypercar): il suo peso minimo è pari a 1.030 kg e il powertrain ibrido (la cilindrata è libera) è configurato secondo uno schema a trazione integrale, come consentito dalla normativa. Il motore endotermico, con potenza limitata da regolamento a 680 CV, altri non è se non il 3.0 V6 biturbo derivato dalla nuova 296 GT3, ed è abbinato a un cambio sequenziale a sette marce. Sull’asse anteriore trova posto un motore elettrico da 272 CV, con batterie che lavorano a una tensione di 900 volt e che sono state sviluppate sulla base delle esperienze maturate in Formula 1. Il V6 ha inoltre funzione strutturale ed è collegato rigidamente alla monoscocca in carbonio. Le sospensioni adottano un classico schema di tipo push-rod.

Il tocco del Centro Stile. Anche Flavio Manzoni e il Centro Stile Ferrari da lui diretto sono stati coinvolti nella definizione delle linee della 499P, che appare così non solo estrema dal punto di vista aerodinamico, ma anche sinuosa e stilisticamente coerente con le recenti realizzazioni del marchio. La Ferrari stessa ha reso noto che alcuni elementi derivano dal lavoro svolto sulla Daytona SP3, l’ultima stradale a tiratura limitata, ispirata proprio all’epoca più gloriosa delle Sport Prototipo di Maranello (e da noi guidata la scorsa estate, proprio a Le Mans).

Elkann: “Competere per la vittoria”. La Ferrari ha chiaramente ambizioni altissime per la prossima stagione del Mondiale Endurance e intende sfruttare l’occasione costituita dal debutto di questo prototipo anche per evolvere la tecnologia destinata in futuro alle sportive stradali. Lo conferma John Elkann, il presidente del marchio, che ha dichiarato: “La 499P ci permette di tornare a competere per la vittoria assoluta nel Mondiale Endurance. Quando abbiamo deciso di impegnarci in questo progetto, abbiamo seguito un percorso di innovazione e sviluppo fedele alla nostra tradizione che vede la pista come terreno ideale per sperimentare soluzioni tecniche di avanguardia, prima di trasferirle nelle nostre vetture stradali. Abbiamo affrontato questa sfida con umilta, ma consapevoli di una storia che ci ha permesso di conquistare piu di 20 titoli mondiali e nove vittorie assolute alla 24 Ore di Le Mans”.

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