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Fabbrica Blu, nubi sul futuro dell’ex Bugatti di Campogalliano

Il nuovo proprietario dello stabilimento ha problemi con il fisco dopo sequestro un 461 milioni di euro, dubbi sul progetto di rinascita del sito

Fabbrica Blu, nubi sul futuro dell’ex Bugatti di Campogalliano

Problemi in vista per il progetto di rinascita dell’iconica Fabbrica Blu di Campogalliano, lo stabilimento di Automobili Bugatti che dal 1991 al 1995 ha ospitato l’epopea di rilancio firmata Romano Artioli con la nascita e il debutto della leggendaria EB110. Adrien Labi, imprenditore francese che aveva rilevato la struttura con un ambizioso progetto di rilancio e trasformazione sta facendo i conti con alcuni guai giudiziari di carattere fiscale e così potrebbe saltare o almeno arenarsi il programma che avrebbe dovuto vedere la Fabbrica Blu trasformarsi in un centro per il restauro e un polo museale per le auto storiche.

Guai giudiziari

Labi sta infatti facendo i conti con un maxi sequestro da 461 milioni di euro con l’accusa di evasione fiscale. In realtà non si tratta degli unici grattacapi a cui sta facendo fronte l’imprenditore transalpino. Dopo l’acquisto dello stabilimento dalla società italiana  La Fabbrica Blu S.r.l., si era aperto un contenzioso con quest’ultima che aveva fatto causa a Labi per mancato pagamento. Il sequestro da 461 milioni di euro, a cui si sommano anche i 30 milioni di euro come cauzione, potrebbero essere la goccia che fa traboccare il vaso, bloccando di fatto i progetti di rilancio per il sito che rappresenta uno dei poli attrattivi più interessanti per gli amanti delle auto.

Bugatti, avviato lo smantellamento della Fabbrica Blu

Un progetto a rischio per la Fabbrica Blu

Il progetto di recupero della Fabbrica Blu era stato annunciato nel 2021, con Labi che aveva già avviato alcuni lavori di smantellamento e di modifica dell’aspetto originale dei fabbricati che facevano parte della struttura di Bugatti Automobili. Anche l’iconica sala tonda dove hanno debuttato la EB110 e la Centodieci è rimasta spoglia e priva di qualsiasi elemento che possa ricondurre agli eventi che hanno segnato la storia, seppur breve, della fabbrica di Campogalliano. Anche gli storici custodi, la famiglia Pavesi, ha abbandonato l’area nel 2022, con il toccante messaggio di Ezio e della sua famiglia che dal 1991 si erano presi cura degli stabilimenti.

FP | Gianluca Sepe
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