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F1. Stake F1 Team, Bottas: "Pronto a decidere il mio futuro, indipendentemente da Sainz. Il team per fare meglio, ha dovuto fare passi indietro"

Alla vigilia del Gran Premio di Gran Bretagna, Valtteri Bottas ha fatto il punto della situazione, sia sul suo futuro che quello della Stake F1 Team

Il campionato procede a gonfie vele con la Formula 1 già pronta a tornare in pista per il Gran Premio di Gran Bretagna 2024, dodicesimo appuntamento stagionale nonché ultimo di questa tripletta estiva inizia in Spagna e proseguita in Austria lo scorso weekend. Stake F1 Team è arrivata ormai a metà campionato, ma si trova ancora a quota zero punti. Ecco il punto della situazione secondo Valtteri Bottas, che ha incontrato i media, tra cui Automoto.it con Diletta Colombo, alla vigilia del weekend di Silverstone.

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“Carlos sta esitando ad accettare con contratto a lungo termine, e questo aiuta la mia posizione nel team” ha iniziato il pilota finlandese facendo una riflessione su quello che sarà il suo futuro. “Ho fatto in modo che i colloqui che sto avendo abbiano degli obiettivi chiari sugli anni a venire, un progetto di cui posso essere parte e poter lavorare insieme. Io sono pronto ad impegnarmi. Ho le mie priorità in ordine e questo spero che mi metta in una posizione più forte. Per me non è frustrante che Carlos Sainz stia bloccando il mercato piloti al momento. Anzi, direi che frustrante non è la parola giusta perché è così che funziona il motorsport. Alla fine, l’attesa finirò e le cose accadranno, il che è un bene per tutti, ma è così che va certe volte”.

“Al Red Bull Ring abbiamo sicuramente visto che con questa macchina, con le parti che abbiamo ora, le curve ad alta velocità sono un limite e che la coerenza del carico aerodinamico quando raggiungiamo quei picchi è un problema” ha proseguito Bottas. Stiamo cercando di affrontare questo problema e potremmo avere alcuni test qui domani per cercare di affrontarlo, ma è abbastanza chiaro ora che in realtà in alcune delle curve a bassa e media velocità stiamo eguagliando la nostra concorrenza, ma la tendenza sembra ancora essere in velocità più alta. Ci manca solo un po' di carico complessivo e almeno sappiamo che è un'area che possiamo trovare miglioramenti ora e ci stiamo lavorando. Questa macchina è molto sensibile, soprattutto su piste con curve più lisce. Anche se sembra essere una base piuttosto stabile come monoposto, quando andiamo sui cordoli o sui dossi fatichiamo. Poi ci si mette anche il vento quindi sono abbastanza preoccupato per questo weekend”.

“Non è la miglior macchina che io abbia mai guidato prima. Già questa generazione di auto è abbastanza rigida e non facile se urti i cordoli. Questo è anche perché cerchiamo di massimizzare le performance ad alta velocità, ma comporta ovviamente anche di fare dei compromessi per le curve a bassa velocità. Penso che siamo comunque messi bene, abbiamo capito come possiamo fare il massimo in termini di prestazioni, ma noi non è comunque facile da guidare. Ci vorrà tempo per avere aggiornamenti, anche perché ci sono stati diversi tipi di piste dove andavamo meglio, come Cina o Barcellona. Ma poi continuiamo ad avere delle battute d’arresto. Abbiamo delle novità in cantiere e speriamo che arrivino prima della pausa estiva perché avremo dei test interessanti qui in Europa”.

“Ogni anno abbiamo fatto dei passi avanti. Non è come se la macchina diventasse peggio, ma ci sono altri team, come McLaren, che sono stati in grado di trovare quel qualcosa in più anche se abbiamo iniziato questa era ad effetto suolo davanti a loro nel 2022. Dobbiamo trovare dove guadagnare, tutto qui. Questo è in definitiva il problema più grande. Ovviamente si è anche trasformato con una nuova proprietà. Ci sono stati dei cambiamenti, anche nel personale tecnico, ma in questi casi devi fare anche un passo indietro per poterne fare uno più grande in avanti e per questo ci vuole del tempo” ha chiosato il pilota della Stake F1 Team.

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