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F1. No, Max Verstappen in Canada non ha vinto perché la Red Bull era la miglior macchina

C'è moltissimo di Max Verstappen nella vittoria della Red Bull nel Gran Premio del Canada 2024 di Formula 1. Perché, per quanto possa non sembrare così dando uno sguardo superficiale, la RB20 non è più la monoposto dominante di un tempo

Max Verstappen ha vinto il Gran Premio del Canada 2024 di Formula 1, consolidando il suo vantaggio in ottica mondiale sulla concorrenza. Detta così, sembra la solita storia. Ma in realtà non è vero. Verstappen è salito sul gradino più alto del podio a Montréal, ma la Red Bull RB20 non era la dominante macchina da battere a cui eravamo ormai abituati. Per capire l’apporto di Verstappen al successo della Red Bull basta guardare le prestazioni del suo compagno di squadra.

Sergio Perez, fresco di un rinnovo contrattuale che molti hanno trovato incomprensibile, ha vissuto un weekend di gara disastroso, in cui non ha certamente dimostrato di meritarsi il sedile che occuperà almeno fino al termine della stagione 2025. Eliminato nuovamente alla Q1, Perez non è riuscito a risalire la china in gara, e ha finito la sua corsa rovinando a muro e devastando l’ala posteriore. La Red Bull, che non voleva una Safety Car a disturbare i propri piani, lo ha costretto a un’avvilente passerella con la sua RB20 ferita, colpendolo nell’orgoglio.

Qual è il reale potenziale della RB20, quello mostrato da Verstappen o quello di Perez? La verità, come si suol dire, anche in questo caso sta nel mezzo. La monoposto della Red Bull resta una vettura efficace, ma non dominante. E per larga parte del weekend di gara non è stata la migliore del lotto. La vittoria è merito soprattutto di un Verstappen ormai maturo, con i nervi saldi anche in circostanze attivanti come la ripartenza dopo il regime di Safety Car, con dei rivali pronti ad approfittare di qualsiasi abbassamento della guardia.

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Verstappen nel GP del Canada ha preceduto Norris e Russell

In un weekend difficilissimo per la Ferrari, a brillare sono state Mercedes e McLaren. Nel caso della prima, bisognerà attendere le prossime gare per capire se la prestazione convincente di Montréal sia dovuta al fatto che il Circuit Gilles-Villeneuve, con la sua forbice limitata delle velocità di percorrenza delle curve, abbia mascherato la scarsa versatilità della W15 nel trovare la quadra per affrontare cambi di direzione dalla rapidità molto diversa. La McLaren, invece, si conferma molto efficace anche su una pista che in passato avrebbe esposto le sue mancanze, restituendo un quadro molto equilibrato.

Lando Norris in Canada avrebbe potuto vincere, se non fosse stato per il mancato rientro ai box all’inizio del regime di Safety Car. Avrebbe avuto il margine per effettuare la sosta, per quanto risicato, ma non c’è stata una reazione abbastanza rapida. George Russell, invece, non è riuscito a far fruttare la sua pole position anche per una serie di imprecisioni, che denotano qualche intoppo nella lettura della gara. Una maggiore lucidità, anche nella gestione delle gomme, gioverebbe a un pilota eccellente sul giro secco.

Verstappen, dal canto suo, ha affrontato la sua corsa con il piglio del campione che è. A Max non interesserà, visto che gli importa solo di vincere. Ma finalmente si vede che no, non è solo merito della macchina se Max vanta tre mondiali nel palmares. In una gara che con le condizioni mutevoli ha fatto vivere quattro stagioni in un giorno solo, favorendo prima un team e poi un altro, Verstappen è stato una costante per qualità. Questa è la F1 che vogliamo vedere. Perché il vincitore può anche essere lo stesso, ma se i successi sono sudati hanno tutto un altro sapore.

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Vittoria per Max Verstappen nel GP del Canada 2024 di F1

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