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F1 | Hulkenberg: "Girare sul simulatore Ferrari è di grande aiuto"

Per Nico Hulkenberg, il Gran Premio dell’Arabia Saudita non rappresenta una totale novità, dato che vi aveva preso parte anche la scorsa stagione in qualità di sostituto di Sebastian Vettel, a suo tempo costretto allo stop per due gare causa COVID.

Ciononostante, chiaramente il tempo per prepararsi a dovere fu molto ridotto, anche a causa del fatto che i primi due appuntamenti del calendario era in successione, senza una settimana di pausa. Quest’anno, invece, la storia è differente e il pilota tedesco ha avuto modo di prendere ulteriore confidenza con la pista e con la vettura potendo sfruttare del tempo al simulatore.

Dovendo fare i conti con il budget e l’importante investimento necessario per la costruzione e la manutenzione di questa tipologia di strumentazione, Haas ha deciso di non dotarsi di un simulatore, preferendo investire il denaro in altri dipartimenti.

Tuttavia, la squadra americana ha siglato un accordo con la Ferrari per sfruttare il simulatore del Cavallino a Maranello in determinate giornate, dando così l’opportunità ai piloti di girare in modalità virtuale per effettuare delle prove di correlazione, oltre a testare nuovi set-up e futuri aggiornamenti per la VF-23.

Dopo averlo provato una sola volta durante la sosta invernale, recentemente Hulkenberg ha avuto modo di tornare a bordo del simulatore Ferrari, portando a termine il classico lavoro di correlazione dati oltre a quello di preparazione per l’appuntamento dell’Arabia Saudita: “È un misto di tutto: abbiamo fatto un debrief facendo delle correlazioni dal Bahrain, poi ci siamo preparati per l’appuntamento di Jeddah oltre a guidare lo sviluppo, è sempre una combinazione di cose”, ha spiegato il tedesco nella giornata dedicata alle interviste con i media.

“Non è mai o raramente una sola cosa, perché si ha a disposizione un’intera giornata. Quindi è un sacco di tempo che si può riempire e fare e, ovviamente, durante le simulazioni ci sono infinite possibilità. E si può fare tutto quello che si vuole”.

Guenther Steiner, Team Principal, Haas F1 Team Nico Hulkenberg, Haas F1 Team

Photo by: Andy Hone / Motorsport Images

Dopo il lavoro svolto negli ultimi anni in Aston Martin, dove il suo lavoro si concentrava proprio sul fornire al team in pista dati utili per modificare i set-up durante i weekend di gara, anche con la Haas Hulkenberg spera di poter sfruttare con costanza il simulatore. Il piano è quello di poter girare ogni quantomeno in un paio di occasioni ogni mese, con un programma che, per il momento, si spinge fino alla pausa estiva.

“Sì, decisamente [vorrei girare di più al simulatore]. Lo userò spesso. Quest’anno ogni due settimane circa. Penso che abbiamo in programma di arrivare a metà anno e poi vedremo. Sono andato una volta durante la pausa invernale e l’ho trovato abbastanza utile. E sì, se è utile, perché non usarlo?”.

Rispetto all’anno passato, tuttavia, per il momento la Haas non ha cambiato in modo sostanziale il proprio programma di utilizzo, con il numero di giornate a disposizione rimasto invariato: “È la stessa situazione dell’anno scorso. Possiamo usarlo. Abbiamo solo un certo numero di giorni, o meglio, acquistiamo un certo numero di giorni, e abbiamo lo stesso accesso dell’anno scorso”, ha spiegato Gunther Steiner.

Nico Hulkenberg, Haas VF-23

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

Dopo la tappa in Bahrain, la priorità era quella di girare “virtualmente” per verificare che i dati del simulatore combaciassero con quelli della pista: “Stiamo facendo quanto riteniamo sia necessario, in questo momento stiamo girando un po’ di più anche per verificare quello che è successo in Bahrain, per vedere se il simulatore ha una buona correlazione o meno”.

“Poi penso sempre che il simulatore vada usato finché il pilota è interessato. Se il pilota perde interesse, non ha senso farlo. Perché poi si va lì e si guida e non si impara nulla. Ma al momento Nico è molto motivato a farlo”, ha aggiunto il Team Principal della Haas.

Un esperimento importante, perché il primo appuntamento di Sakhir non è andato propriamente secondo i piani. Dopo una buona qualifica con il tedesco, in gara la situazione si è capovolta, complice anche un contatto a inizio corsa che aveva danneggiato la VF-23 n. 27, accentuando i problemi di degrado. Secondo Hulkenberg, tuttavia, con un po’ di lavoro e sistemando ciò che non ha funzionato in Bahrain, la monoposto dovrebbe dimostrarsi più gentile sulle coperture.

“Credo che prima della gara fossimo tutti un po’ preoccupati [per il tipo di asfalto abrasivo e la tipologia di curve]. Ma credo che, correggendo tutto, non sarebbe stato così, o comunque non così male come sembra prima della gara. Quindi non direi che questa vettura distrugga le gomme”.

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