Ferrari

Formula 1

Motori

Sport

F1, GP Stati Uniti 2022: Ecco perché la gara della Ferrari è un campanello d'allarme per il 2023

f1, gp stati uniti 2022: ecco perché la gara della ferrari è un campanello d'allarme per il 2023

F1, GP Stati Uniti 2022: Ecco perché la gara della Ferrari è un campanello d’allarme per il 2023

Grande spettacolo come nelle qualifiche anche in gara ad Austin, dove è andato in scena il nuovo show di Max Verstappen. L’olandese ha risposto a chi ha messo in dubbio la vittoria dei suoi due mondiali per lo sforamento del budget cap della Red Bull nel 2021, ed ai fischi ingiusti ricevuti da alcuni tifosi in questo week end, con una delle più belle prestazioni della stagione. Successo dal sapore speciale, perché gli ha consentito di entrare sempre di più nella storia della Formula 1, raggiungendo le tredici vittorie di Michael Schumacher e Sebastian Vettel, ma soprattutto gli ha permesso di salutare uno dei primi a credere nel suo talento Dietric Mateschitz. La fame di Verstappen nonostante il titolo conquistato due settimane fa, ha impedito a Lewis Hamilton di aggiudicarsi la prima corsa del 2022 e comunque può essere soddisfatto della miglior Mercedes dell’anno. Altra gara difficile per la Ferrari che ha perso al via Carlos Sainz, e Charles Leclerc ha rimontato, ma è stato condizionato dai soliti problemi di gestione gomme della Ferrari, che gli hanno impedito di tenere il passo di Verstappen e Hamilton, e fanno scattare un campanello d’allarme in vista del 2023, come possiamo vedere dal grafico del passo gara.

f1, gp stati uniti 2022: ecco perché la gara della ferrari è un campanello d'allarme per il 2023

L’ingresso della safety car nel corso del 18° giro, infatti sembrava permettere a Leclerc che aveva allungato il primo stint, di tornare in corsa per la vittoria. Invece il monegasco con le hard non solo non è riuscito anche quando con un sorpasso bellissimo si è liberato di Perez, a tenere il passo di Verstappen e Hamilton, ma non ha staccato il messicano e Russell. Questo perché la F1-75 ancora una volta in gara non è stata forte come nel giro secco, e ha messo in evidenza il suo solito punto debole, il degrado gomme. Leclerc nonostante dei primi sei sia stato l’ultimo a cambiare le gomme, ha dovuto alzare il suo ritmo, con Perez e Russell che si sono riavvicinati.

 

Leclerc non potuto sfruttare un altro episodio favorevole l’errore al pit stop della Red Bull che l’aveva fatto tornare in pista davanti a Verstappen, ma l’altro limite della F1-75 la velocità di punta sul dritto, anche con una power unit nuova e aggiornata, non gli ha permesso di contrastare il rivale. Verstappen sfruttando la forza della RB18 in rettilineo lo ha superato con facilità lanciandosi alla caccia di Hamilton, invece Leclerc come nel secondo stint ha dovuto alzare il ritmo e ha perso contatto. Al di là di una Red Bull che si è dimostrata ancora una volta la macchina migliore in gara, quello che fa scattare un campanello d’allarme per il 2023 in casa Ferrari, è una Mercedes che ha annullato un gap di oltre un secondo rispetto ad inizio stagione sulla F1-75 e si candida a sfidante di Verstappen l’anno prossimo, mentre la Rossa ha plafonato le sue prestazione come nel 2017 e 2018, e non è riuscito a risolvere i problemi che l’hanno costretta a dire addio al mondiale.

In collaborazione con Automoto.it

TOP STORIES

Top List in the World