F1, GP Messico 2022, Analisi qualifiche: Le Mercedes lanciano la sfida a Verstappen, Ferrari sacrifica il giro secco per la gara
Infatti è nel T1 dove la Ferrari prenderà quasi tutto il distacco da Verstappen e dalle Mercedes. Verstappen come al solito sfruttando la velocità sul dritto della RB18 ipoteca la pole già nel T1, infliggendo un gap di due decimi a Russell e Hamilton. La W13 ancora mette in mostra qual è il suo principale difetto, il drag in rettilineo che non costringe Russell e Hamilton a limitare i danni. Invece Perez nel T1 illude di poter almeno lottare per la prima fila, perdendo 95 millesimi dal vicino di box, invece per la F1-75 il primo settore si rivela un incubo. Entrambi i piloti hanno pagato oltre ad una macchina molto carica, che come di consueto perde parecchi chilometri orari dalle Red Bull in velocità di punta, anche un motore Ferrari con molta potenza in meno per evitare problemi d’affidabilità. Se questo era lecito aspettarselo sulla vettura di Sainz, sorprende che la stessa scelta sia stata fatta anche con Leclerc, che ha lamentato un comportamento strano del suo motore.
Come spesso visto nel confronto fra Red Bull e dalle Mercedes, la situazione cambia nel guidato. La W13 in questa parte di pista, si conferma una vettura molto competitiva nei tratti lenti, transitando in tutte le curve con una velocità di punta superiore alla RB18. Questo permette a Russell e Hamilton di recuperare i due decimi presi nel T1 ed infliggere lo stesso gap a Perez. Le stesse qualità ancora una volta, permettono alla Ferrari di essere la seconda forza nel secondo settore, in particolare la trazione della F1-75 consente a Sainz di essere più veloce di Perez e fare un intermedio simile a quello di Verstappen, invece Leclerc condizionato dai problemi del motore perde un decimo dal compagno di squadra.
In collaborazione con Automoto.it