Ecco i cinque quesiti cui avremo una risposta a Jeddah, nel weekend di gara del Gran Premio dell'Arabia Saudita 2023 di Formula 1
- La Ferrari SF-23 riuscirà ad essere più competitiva a Jeddah?
- La Red Bull è davvero così dominante?
- L’Aston Martin è davvero la potenziale seconda forza del campionato?
- Quanto lavoro serve alla Mercedes per tornare a dire la sua?
- Quale sarà il miglior rookie a Jeddah?
Dopo il Bahrain, la Formula 1 si sposta a Jeddah per la seconda gara stagionale, il Gran Premio dell’Arabia Saudita. Una corsa, questa, che offrirà molti spunti di riflessione, soprattutto riguardo ai veri valori in campo. Ecco le cinque domande a cui avremo risposta proprio nel fine settimana di gara che si appresta a cominciare.
La Ferrari SF-23 riuscirà ad essere più competitiva a Jeddah?
La Red Bull è davvero così dominante?
Dopo la prestazione straripante del Bahrain, alcuni concorrenti della Red Bull– George Russell in testa – avevano addirittura ipotizzato un en plein di vittorie in campionato per la scuderia di Milton Keynes, un’impresa che non centrò nemmeno la mitologica McLaren MP4/4 nel 1988. La spiccata efficienza aerodinamica della RB19 è stata dote assai preziosa nel contesto di un tracciato con un asfalto particolarmente abrasivo come quello di Sakhir, su cui è bene optare per un assetto leggermente sottosterzante – e quindi “contronatura” con le attuali gomme Pirelli, che tendono verso un naturale sovrasterzo – per preservare le gomme posteriori. A Jeddah questo vantaggio competitivo della Red Bull non emergerà. Per questo è lecito pensare che il divario prestazionale rifilato alla concorrenza scenda.
L’Aston Martin è davvero la potenziale seconda forza del campionato?
Vera sorpresa della prima gara stagionale, l’Aston Martin con Fernando Alonso in Bahrain è stata di fatto la seconda forza in pista. Lo si è intuito soprattutto nell’ultima parte di gara, in cui Fernando, dopo i sorpassi sulla concorrenza, ha avuto pista libera. La AMR23, docile nelle mani di Alonso e di Lance Stroll, nonostante le difficoltà fisiche di quest’ultimo, si è distinta anche per la gestione delle gomme, nodo cruciale in Bahrain. Una singola pista – e per giunta atipica – non è una prova sufficiente della vera forza dell’Aston Martin. Jeddah, definito il circuito cittadino più veloce al mondo, sarà un ulteriore banco di prova per la AMR23, che in Bahrain non si è dimostrata particolarmente veloce sul dritto. Se la AMR23 dovesse essere innanzitutto subito rispondente alle esigenze dei piloti anche a Jeddah, potrebbe essere un ottimo segnale.
Quanto lavoro serve alla Mercedes per tornare a dire la sua?
Quale sarà il miglior rookie a Jeddah?
La pista del GP dell’Arabia Saudita, come ogni cittadino che si rispetti, è decisamente insidiosa, e gli errori si pagano cari. Ne sa qualcosa Mick Schumacher, protagonista di un pauroso incidente nelle qualifiche del GP nel 2022, che lo costrinse a non prendere parte alla gara. Anche la minima sbavatura, insomma, può avere conseguenze devastanti. È una prova molto sfidante per i tre rookie della stagione 2023 di F1, Logan Sargeant, Oscar Piastri e Nyck De Vries, chiamati ad essere impeccabili anche se la loro curva di apprendimento è appena cominciata.