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F1, GP Abu Dhabi 2022, Analisi FP2: Verstappen risponde alla Mercedes, solita F1-75 mangia gomme

f1, gp abu dhabi 2022, analisi fp2: verstappen risponde alla mercedes, solita f1-75 mangia gomme

F1, GP Abu Dhabi 2022, Analisi FP2: Verstappen risponde alla Mercedes, solita F1-75 mangia gomme

Dominio di Max Verstappen nella seconda sessione di prove libere. All’olandese dopo aver saltato le FP1 sono bastati pochi giri per rispondere all’uno-due della Mercedes del primo turno, e alle polemiche del compagno di squadra Sergio Perez, per prendersi il ruolo di favorito dell’ultima qualifica e gara della stagione. All’inseguimento del campione del mondo George Russell e Lewis Hamilton, i quali non sono riusciti a ripetersi sui livelli delle FP1, non trovandosi a loro agio con le modifiche fatte sulla W13 fra le due sessioni. Stesso discorso per la Ferrari, con Charles Leclerc meglio nel giro secco di Carlos Sainz, che ha cercato di recuperare la prima sessione nella quale ha ceduto la macchina a Robert Shwartzman, con entrambi che sono tornati a soffrire di degrado gomme nel long run. Come vedremo dai dati della simulazione gara e qualifica, il passo indietro di Mercedes e Ferrari dipendono dalla scelta di scaricare la F1-75 e la W13.

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Infatti se Hamilton e Russell partono forte facendo segnare lo stesso intermedio di Verstappen, Leclerc e Sainz iniziano a soffrire i cambiamenti all’assetto della F1-75 ed un posteriore poco stabile, che non gli fa trovare il feeling con la macchina e li fa essere più lenti dei rivali anche in curva, di solito punto di forza della Ferrari, oltre che sul dritto. Stesso intermedio per Perez che prende due decimi dal compagno di squadra, che replica alle parole di Domenica scorsa, dimostrando che è lui a fare la differenza e non la RB18.

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Verstappen fa ancora il vuoto sfruttando la velocità di punta della RB18 e la solita forza in rettilineo, nella parte centrale. Questo è confermato da Perez che fa segnare il secondo intermedio nella parte centrale, mentre Leclerc limita i danni, transitando al T2 in 36.7 come le Mercedes, e Sainz perde quattro decimi da Verstappen. La Ferrari però proprio in questa parte di pista ha margine, visto che ha dato la sensazione di aver girato con una mappatura di motore molto conservativa come al solito di Venerdì.

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Situazione simile al T1 nel terzo settore, dove Verstappen è ancora il più veloce accendendo un casco fucsia, mentre Leclerc che non ha trovato fiducia nel posteriore della F1-75, non fa come al solito la differenza in trazione e nelle curve di medio-bassa velocità come era successo nelle FP1. Questo è dovuto come successo tante volte quest’anno, alla reazione della F1-75, non appena i tecnici della Ferrari tentano di ridurre il carico per cercare più velocità di punta in rettilineo, e migliorare l’efficienza aerodinamica della vettura. Il monegasco comunque riesce ad essere più veloce delle due Mercedes, che hanno seguito la stessa strada della Ferrari scaricando la macchina, Perez e Sainz, i quali prendono altri due decimi da Verstappen.

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Il campione del mondo vola ancora di più nel long run, dove come ha fatto prima del Brasile, martella sull’1.30 basso. Passo che né le Mercedes né le Ferrari riescono ad avvicinare, pagando gli stessi problemi che hanno condizionato il loro giro secco. Se Hamilton e Russell comunque sono costanti sull’1.30 alto così come Perez, e la Mercedes è la seconda forza in pista nella simulazione gara, la scelta di scaricare la macchina, fa tornare a soffrire soprattutto Leclerc di degrado gomme, invece Sainz gestendo meglio i pneumatici, del compagno di squadra come più volte è capitato quest’anno, ha un passo migliore.

In collaborazione con Automoto.it

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