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F1 | Alfa Romeo: scopriamo le chiavi del risveglio della C42

L’Alfa Romeo C42 è una delle monoposto migliori dal punto di vista meccanico e sulle piste dove l’aderenza diventa precaria la monoposto di Hinwil riesce a mostrare le sue doti.

È stata l’unica F1 2022 a essere nata sotto il peso minimo nell’era delle macchine a effetto suolo, per cui non deve sorprendere se in un GP come quello del Messico Valtteri Bottas s’è infilato fra le due Ferrari, settimo in Q3 a 50 millesimi da Carlos Sainz e davanti di 154 millesimi a Charles Leclerc.

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Valtteri Bottas, Alfa Romeo C42, davanti a Charles Leclerc, Ferrari F1-75

Photo by: Sam Bloxham / Motorsport Images

Poi il risultato della gara è stato meno brillante rispetto alla qualifica con il finlandese che ha chiuso decimo, ma finalmente a punti, visto che era dal Canada che il nordico non raccoglieva qualcosa di importante e solo a Monza il suo compagno di squadra, Guanyu Zhou, ha portato un altro punticino che aveva interrotto una sequenza negativa di gare piuttosto lunga.

Quella della squadra di Hinwil è una stagione strana, nella quale il sesto posto nel mondiale Costruttori può rappresentare un risultato importante, considerata la nona piazza dello scorso anno. A patto che lo staff del team principal Frederic Vasseur riesca a difendere la posizione dal perentorio ritorno dell’Aston Martin.

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Valtteri Bottas e Guanyu Zhou preparavano i tacos in Messico

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

L’Alfa Romeo ha iniziato il campionato alla grande conquistando 51 degli attuali 53 punti nei primi nove appuntamenti, salvo metterne nel carniere solo 2 nei successivi undici. Un tracollo che trova diverse spiegazioni per una stagione iniziata con ben altre ambizioni.

Due sono stati gli aspetti condizionanti: l’affidabilità e gli sviluppi. L’Alfa Romeo C41 dello scorso anno era una delle monoposto che aveva percorso più chilometri, mentre la C42 sembra aver perduto questa caratteristica, ma la colpa non è tutta da ascrivere ai tecnici diretti da Jan Monchaux, perché proprio Bottas ha dovuto fare ricorso a ben sette turbo e sei motori termici Ferrari, mentre Zhou è arrivato a cinque unità termiche non andando oltre i quattro sistemi di sovralimentazione.

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Alfa Romeo Racing C42, dettaglio del cambio realizzato a Hinwil per la sospensione push rod

Photo by: Uncredited

Le debolezze dello 066/7 si sono ripercosse sull’Alfa Romeo: bisogna vedere quanto abbia influito il fatto che la Sauber abbia deciso di studiare un proprio packaging della power unit, avendo deciso di non comprare il retrotreno della Ferrari per risparmiare nel budget cap, ma di realizzare il cambio in proprio, adottando una sospensione posteriore a schema push rod che ha obbligato a collocare in modo diverso molti componenti.

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Alfa Romeo C42: la power unit Ferrari 066/7 con il cambio Sauber

Photo by: Giorgio Piola

I guai Ferrari hanno avuto il loro peso (le penalità in griglia sono iniziate al quarto ICE e al quarto turbo), ma il team di Hinwil ha pagato anche il ritardo nello sviluppo della C42: soluzioni che in galleria sono state studiate a inizio estate sono arrivate in macchina solo con il pacchetto introdotto a Suzuka e poi affinato negli Stati Uniti e in Messico.

Con le novità tecniche apparse recentemente si è assistito a un salto di qualità che getta un ponte verso la stagione 2023, quando l’Alfa Romeo dovrebbe disporre di un budget più consistente e di un rinforzo dello staff per chiudere il ciclo con il “biscione” nel modo migliore.

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L’ala anteriore dell’ Alfa Romeo C42 introdotta a Suzuka nel GP del Giappone

In Giappone era apparsa la nuova ala anteriore completamente rivista in tutti i suoi aspetti dalla paratia laterale con una diversa interpretazione dei concetti espressi dalla Mercedes ulla W13 da Miami in poi, e con i due flap finali molto più stretti proprio nella curvatura di ancoraggio all’endplate per aumentare l’effetto out wash dei flussi che sono spinti all’esterno della ruota anteriore.

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Alfa Romeo C42, confronto degli attacchi dell’ala anteriore al muso: a sinistra la soluzione nuova

Le modifiche riguardano anche il disegno e gli attacchi degli ultimi due profili al muso: il terzo elemento ha una corda minore, mentre su quello regolabile è stato spostato l’elemento di fissaggio fra i due flap.

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Alfa Romeo C42, dettaglio tecnico del canale Venturi esterno più racordato al fondo

Ad Austin, invece, si è visto il nuovo fondo cambiato nella parte frontale: il canale Venturi più esterno ha sensibilmente ridotto il raggio di raccordo con il marciapiede, seguendo un concetto che sta prendendo piede nel paddock alla ricerca dell’efficienza aerodinamica e che ha ripreso anche la Mercedes in funzione del prossimo anno.

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Alfa Romeo C42: evoluzione dell’ala posteriore vista in Messico sulla paratia laterale del flap mobile

In Messico all’occhio attento di Giorgio Piola non è sfuggito nemmeno l’aggiornamento dell’ala posteriore: sul tracciato dedicato ai fratelli Rodriguez, a causa dell’aria molto rarefatta, si è reso necessario l’utilizzo dei profili con il massimo carico aerodinamico. A Hainwil hanno lavorato sul supporto esterno del profilo mobile a massima incidenza, togliendo del materiale nel bordo esterno con uno scavo indicato dalla freccia rossa, mentre prima la parete verticale era piena.

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Il roll bar è stato estirpato dall’Alfa Romeo C42 dopo il capottamento di Zhou a Silverstone

In merito alle voci del 2023 ci sono indicazioni secondo le quali l’Alfa Romeo manterrà il telaio della C42 anche se dovrà essere aggiornato nella parte superiore con un diverso Roll-hoop: la FIA ha cambiato le norme di omologazione dopo il terribile crash di Zhou che aveva… arato l’asfalto di Silverstone mentre era capottato dopo il contatto con George Russell nel GP di Gran Bretagna.

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