L’Alfa Romeo è considerata una monoposto con delle soluzioni raffinate e ha acceso delle aspettative sulla squadra del “biscione”.
La C43 curata da Jan Monchaux è attesa a un miglioramento rispetto al piazzamento al sesto posto nel mondiale Costruttori ottenuto l’anno scorso dalla squadra di Hinwil. Il debutto in qualifica nel GP del Bahrain, per ora, non ha dato questa impressione con Valtteri Bottas, 13esimo, subito davanti a Guanyu Zhou.
La monoposto elvetica è risultato l’ottava forza, anche se in un midfield molto competitivo con quattro squadre racchiuse in pochissimi decimi. La differenza può averla fatta forse il livello di preparazione (dopo appena tre giorni di test pre-stagionali) più che l’effettiva soglia di competitività.
La vettura di Valtteri Bottas, Alfa Romeo C43, in pitlane
Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images
I tecnici Sauber sono stati bravi nell’andare sotto il peso minimo per poter posizionare della zavorra nei punti nevralgici della monoposto per cercare il miglior bilanciamento, ma si sono concessi anche la possibilità concedere più che qualche grammo all’efficienza della fluido dinamica all’interno delle pance e più in generale all’impianto di raffreddamento della power unit Ferrari 066/7.
Alfa Romeo C43: ecco la power unit Ferrari 066/7 visibile senza la sottoveste in carbonio
Photo by: Giorgio Piola
Ieri avevamo pubblicato un’immagine di Giorgio Piola che mostrava il retrotreno della C43… nudo e avevamo messo in risalto la cura che era stata messa nel packaging fra telaio e power unit, constatando come non ci fosse lo spazio per un centesimo fra un accessorio e l’altro e fra tubi, condotti e cavetti.
Alfa Romeo C43: la vistosa cover in carbonio apparsa in Bahrain che permette l’effetto down-wash dei flussi
Se l’anno scorso l’Alfa Romeo si era fatta apprezzare per le doti meccanici della C42, quest’anno c’è stato un tentativo di fare un salto nella conformazione aerodinamica. Un altro esempio lo abbiamo potuto osservare nell’anteriore con l’effetto down-wash dei flussi che si è cercato sagomando con una cover in carbonio il telaio ai lati dei bracci della sospensione.
Alfa Romeo C43: la cover della sospensione anteriore che è in stile Mercedes
In una zona dove c’è alta pressione si è cercato di far scendere l’aria per energizzare il flusso verso il fondo alla ricerca di una maggiore downforce. L’idea è stata lanciata dalla Mercedes sulla W13 dello scorso anno e i tecnici di Mike Elliott l’hanno sviluppata sulla freccia nera di quest’anno. Lo stesso concetto è stato interpretato a Hinwil, segno che quella è un’area interessante di sviluppo.
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