Esce di scena la Fiat Panda 4×4: magari la facessero ancora! [VIDEO]
L’uscita di produzione dell’ultimo allestimento 4×4 è motivato dall’imminente cambio generazionale che prevede una nuova Panda (sperando che il nome rimanga uguale) nel 2023 che prenderà spunto dalla Fiat Centoventi Concept presentata al Salone di Ginevra del 2019, ma che in questi anni, anche in seguito all’incorporamento del marchio in Stellantis, ha subìto non pochi rimaneggiamenti e, tanto per cominciare, sarà una versione elettrificata. La piattaforma più probabile per questo modello è quella della 500e che viene realizzata a Mirafiori. ma non è escluso che si guardi ad una versione ridotta della STLA che è servita per la nuova Jeep Avenger.
La Panda 4×4, sin dalle prime serie, si è rivelata un’auto eccezionale in un panorama di utilitarie dove la trazione integrale era praticamente sconosciuta, diventando uno standard “de facto” in molte zone montuose d’Italia dove è ancora richiestissima perché robusta e adattabile, sia nella prima serie sia in quelle successive, più raffinate. A suo modo una piccola Defender, aiutata dall’estrema leggerezza e limitata solo dall’altezza da terra, che era cresciuta di 5 cm, ma poneva ancora problemi di “spanciamento” sui tratturi più scavati.
Le prime trasmissioni integrali vennero studiate e realizzate dalla Steyr-Puch in Austria e dato che il sistema era molto semplice con la sola trazione inseribile manualmente, la guida 4×4 era utilizzabile praticamente solo in off road, ma proprio lì era capace di staccare modelli ben più blasonati per via delle dimensioni adatte alle nostre sterrate, strette e con curve a piccolo raggio. Con la nuova generazione del 2004 viene abbandonata la trazione a inserimento meccanico in favore di un giunto elettronico, ma i puristi delle sterrate fanno ancora un grande affidamento sulla prima serie perché, dicono, “è come avere il bloccaggio dei differenziali che ti tira fuori dai guai”. Le soluzioni elettroniche adottate successivamente sono più efficienti e confortevoli, ma meno efficaci.
L’uscita di scena di queste settimane è dovuta anche al termine della produzione del motore turbo Twinair, che non ha certamente brillato nella gamma per via della rumorosità e dei consumi troppo alti; l’unità migliore in assoluto è stata il Fire ma anche il 1300 turbodiesel è un gran motore con tanta coppia.
In collaborazione con Automoto.it