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Enel X Way con Mediaset, 200 stazioni ricarica auto elettriche a Cologno. Partnership per conversione flotta aziendale

enel x way con mediaset, 200 stazioni ricarica auto elettriche a cologno. partnership per conversione flotta aziendale

Una stazion di ricarica per auto elettriche di Enel X Way

MILANO – Mediaset accelera sulla mobilità sostenibile con la realizzazione di un nuovo hub di ricarica elettrica nella sede di Cologno Monzese «funzionale alla progressiva conversione della flotta aziendale». Lo rende noto un comunicato del Biscione. L’investimento, realizzato in partnership con Enel X Way, la società del gruppo Enel dedicata alla mobilità elettrica, si è concluso con l’installazione di oltre 200 stazioni di ricarica tra wallbox e colonnine fast charge a servizio di 400 posti auto. «Questa importante infrastruttura costituisce il fattore chiave per favorire la conversione della flotta aziendale verso modelli ibridi o Full Electric, con un notevole impatto positivo in termini di riduzione delle emissioni di CO2 che consentirà un ulteriore passo avanti verso l’obiettivo di carbon neutrality», afferma Mediaset, aggiungendo che «l’iniziativa si inserisce nell’ambito del percorso che il gruppo ha deciso di intraprendere in tema di sostenibilità, coniugando la storica attenzione nell’offrire servizi innovativi ai propri dipendenti con la crescente e diffusa sensibilità verso la riduzione dell’impatto ambientale».

«Con il progetto dell’hub di ricarica elettrica, oltre a dare un piccolo contributo al contenimento del fenomeno del cambiamento climatico – commenta Niccolò Querci, direttore centrale risorse umane e operations di Mediaset – intendiamo sensibilizzare le nostre persone verso il tema della mobilità sostenibile, con un servizio che progressivamente potrà essere esteso a tutta la popolazione aziendale. La collaborazione con un partner di rilievo quale Enel X Way ci ha permesso di realizzare una infrastruttura moderna e scalabile, che potrà adattarsi facilmente all’incremento delle auto elettriche in azienda e alle tecnologie che saranno disponibili sui modelli del futuro», conclude Querci.

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