Emissioni Ue – Jaguar Land Rover conferma il pool con Tesla, i cinesi si alleano con VW
I dettagli. In particolare, la Jaguar Land Rover ha depositato la richiesta per unirsi, come l’anno scorso, alla Tesla e alla Honda. Un altro pool vede la presenza della Renault, della Dacia, della Nissan, della Mitusbishi e novità di quest’anno dell’Alpine. Infine, la Volkswagen ha unito le forze con le controllate Audi, Porsche, Seat e Skoda e con la Bugatti (da poco più di un anno passata sotto il controllo diretto della Rimac), nonché con diversi marchi cinesi, alcuni dei quali inediti rispetto al pool valido per il 2021: alla confermata Saic, con la sua MG, si aggiungono Jiangling Motors, Nio, Xpeng e, soprattutto, la Geely. Tra gli associati figura anche la Next.E.Go.Mobile, mentre, rispetto all’anno scorso, non risulta presente la Ford. Tuttavia, la procedura di adesione è ancora aperta: c’è tempo fino al 24 novembre per la presentazione delle relative manifestazioni di interesse.
Il pooling. Il meccanismo del pooling è perfettamente lecito: infatti, è espressamente previsto nelle normative comunitarie sulla riduzione delle emissioni di CO2. La Commissione europea lo ha inserito nei regolamenti per concedere ai costruttori automobilistici un lasso di tempo minimo per adeguarsi alle nuove disposizioni ed evitare di pagare sin da subito le pesanti multe per il mancato rispetto dei nuovi limiti.