Emissioni auto Euro 7, nuove regole e molto complicate
Il nuovo standard Euro 7 si occupa invece di altri scarichi, non meno inquinanti e dannosi per la nostra salute. Rispetto allo standard attuale Euro 6, le auto e i furgoni dovranno emettere il 35% in meno di ossidi di azoto (NOx), mentre per i camion la riduzione dovrà essere del 56%. A essere penalizzate sono le auto diesel, perché la soglia di NOx a 60 mg/km varrà sia per i motori a benzina (come già adesso) che per i diesel che, invece, oggi hanno la soglia a 80 mg/km. Inoltre il particolato dovrà essere ridotto, del 13% per auto e furgoni e del 39% per i camion.
Ma la grande novità è che per la prima dovranno essere ridotte anche le particelle ultrafini (fino a 10 nanometri, PM10) prodotte da freni e batterie. Le emissioni degli impianti frenanti vanno inoltre tagliate del 27%. Questi limiti valgono per tutte le auto, dunque anche le elettriche e le ibride plug-in. Il complesso di norme del nuovo standard Euro 7 (Euro VII per i camion) è molto dettagliato e comprende anche altre cose, come i limiti sullʼammoniaca, la formaldeide, il protossido di azoto per autocarri e autobus.
LʼOrganizzazione europea dei consumatori (BEUC, rappresenta 45 associazioni europee) pensa invece che gli aumenti saranno maggiori e non convenienti per chi acquisterà un nuovo veicolo, nonostante la Commissione UE abbia raddoppiato i requisiti delle auto per rispettare questi nuovi limiti: 10 anni (anziché 5) e 200.000 chilometri anziché 100.000. Ma in Europa lʼetà media del parco circolante è 12 anni, con differenze enormi fra Paese e Paese, e così ecco palesarsi le prime, nuove sottocategorie per lʼEuro 7, denominate Euro7+, 7A, 7G. Insomma, sarà un decennio complicato per lʼauto europea quello dal 2025 al 2035, che “confonderà i consumatori” afferma Monique Goyens, direttore generale BEUC. Ma gli automobilisti sono consumatori speciali, le auto le amano e si sforzeranno di capire… Che confusione lʼauto! Sarà perché la amo.