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Polestar

Ecco il primo design studio di Polestar

C’è fermento in quel di Göteborg: nella città svedese dove quasi cent’anni fa nasceva la Volvo, oggi si trova il quartier generale del brand che da Volvo eredita la più pura espressione del design scandinavo. Ed è proprio il design uno dei pilastri fondanti di Polestar, “spin-off” tutto prestazioni ed elettrificazione divenuto marchio indipendente nel 2017 (e non è un caso che il suo stesso CEO, Thomas Ingenlath, sia un designer). Un aspetto così importante da meritare una struttura dedicata: nasce così il nuovo Polestar Design Studio.

Una fucina di idee nella foresta

Situato a pochi passi dal quartier generale di Polestar a Göteborg, il nuovo Design Studio del marchio svedese è stato ricavato all’interno di uno storico ex stabilimento Volvo completato nel 1984 dall’italiano Romaldo Giurgiola e dall’architetto locale Owe Svärd. L’atmosfera che si respira tra le bianche mura dell’edificio è quella tipica della progettazione scandinava: il rigore geometrico dell’architettura moderna che si combina con il calore del legno in un mix sapiente tra minimalismo e cura maniacale del dettaglio. Una filosofia che, nella trasposizione su quattro ruote, genera quel piacevole contrasto tra razionalità ed emozionalità che distingue le Polestar dalle più rigorose Volvo.

ecco il primo design studio di polestar

Nasce il primo design studio di Polestar: guarda le foto 1

Immerso in una fitta foresta, il nuovo Polestar Design Studio di Göteborg rappresenta un ulteriore passo in avanti in quel processo di crescita costante che si sta delineando in Polestar. Nella struttura, che potrà ospitare un team fino a 120 persone, saranno ideati i tratti stilistici dei futuri modelli del marchio. Il manifesto di intenti è noto e risponde al nome di Polestar Precept, il concept di berlina coupé 100% elettrica presentato nel 2020 e destinato alla produzione in serie nel 2024 come Polestar 5.

Tra gli spazi del Design Studio, illuminati dalla luce naturale grazie alle ampie vetrate, trovano posto un’area espositiva specializzata, una postazione per la lavorazione dell’argilla, un laboratorio di materiali e colori, un auditorium e numerosi altri locali adibiti alla progettazione digitale, sale revisioni VR, uffici direzionali e sale riunioni.

ecco il primo design studio di polestar

Nasce il primo design studio di Polestar: guarda le foto 10

Qui, il team guidato da Maximilian Missoni, Head of Design di Polestar, porterà dal foglio bianco alla strada la futura gamma di auto elettriche, premium e ad alte prestazioni del brand.

Dopo Polestar 2 (qui la nostra prova su strada della berlina elettrica rialzata di segmento D) e Polestar 3 (il SUV coupé di segmento E le cui consegne sono previste per la fine del 2023), la gamma si amplierà con i modelli attualmente in fase di sviluppo: la già citata GT di grandi dimensioni Polestar 5, un SUV più compatto (Polestar 4) e un’affascinante roadster (Polestar 6) ispirata alla concept car Polestar O2 Concept del 2022.

Il design “intelligente”

In occasione dell’inaugurazione del Polestar Design Studio, il responsabile Maximilian Missoni racconta così la genesi della nuova struttura: “Abbiamo deliberatamente messo in mostra la struttura e i dettagli originali, rispettando il contesto che conferisce all’edificio il suo carattere unico. Ma se da un lato volevamo rispettare la tradizione, dall’altro volevamo che questa fosse una sede all’avanguardia per il nostro team di progettazione in crescita. Così, oltre alla splendida vista a ovest sull’arcipelago di Göteborg, lo studio dispone di attrezzature all’avanguardia per facilitare il nostro lavoro e produrre risultati migliori nel modo più efficiente”.

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“L’intelligenza” del design – un concetto solitamente applicato ai prodotti industriali – trova una sua specifica corrispondenza nello stile dei veicoli Polestar, a cominciare dall’ultimo arrivato Polestar 3. Un esempio è rappresentato dalle soluzioni studiate appositamente per migliorare l’efficienza aerodinamica (e, di conseguenza, l’autonomia elettrica), come l’ala aerodinamica anteriore e l’andamento fortemente inclinato del lunotto posteriore, ma anche nella semplificazione degli elementi architetturali dell’abitacolo, che si combinano tra di loro in un ambiente elegante e costruito con la proverbiale qualità svedese.

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