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È l'ora della revisione auto? Nessun problema, si fa così!

è l'ora della revisione auto? nessun problema, si fa così!

È l’ora della revisione auto? Nessun problema, si fa così!

La prima scatta quattro anni dopo la prima immatricolazione, poi la scadenza diventa biennale: è la revisione, l’operazione di controllo di diverse funzioni della vettura, da compiere presso officine specializzate o in Motorizzazione.

Nel primo caso, tempi più brevi e costi leggermente più alti; nel secondo, a fronte di un importo di spesa minore c’è da prevedere un’attesa più lunga per utilizzare il servizio.

Ma andiamo con ordine: come detto, nel caso di acquisto di una nuova auto da un concessionario, il primo obbligo è previsto entro i quattro anni; quindi, per fare un esempio, una vettura immatricolata il 10 novembre 2022 va revisionata la prima volta entro il 30 novembre 2026.

In seguito, e per tutta la durata in funzione del veicolo, la revisione va compiuta entro i due anni dalla precedente; nel caso si acquisti una vettura usata e con più di quattro anni di anzianità, la revisione va effettuata seguendo il calendario di scadenza del veicolo stesso.

Importante precisazione: la revisione non va confusa con il tagliando, la serie di controlli previsti dalla Casa costruttrice del veicolo e che vanno svolti ad intervalli di chilometraggio regolari per garantire la perfetta efficienza del mezzo; anche se in molti, per evidenti questioni di praticità, svolgono le operazioni in contemporanea, si tratta di due processi distinti e separati.

In cosa consiste la revisione

All’appuntamento con la revisione occorre presentarsi con un veicolo nelle migliori condizioni possibili; nel caso di vetture anziane o molto utilizzate, è sempre consigliabile una visita preventiva presso l’officina di fiducia, per rimediare prima della revisione ad evidenti lacune della vettura, provvedere magari alla sostituzione di lampadine non funzionanti ed intervenire per sanare situazioni imperfette.

Durante la revisione, vengono controllati diversi apparati e dispositivi della vettura, con attrezzature che ne registrano il comportamento nella simulazione d’uso; per superare l’esame, occorre che tutti i parametri rientrino negli standard previsti, e la mancata osservanza anche di uno solo comporta la necessità di provvedere all’adeguamento in vista di un successivo esame.

Nel dettaglio, vengono controllati:

Impianto frenante (pasticche, stato dei dischi, freno a mano, di servizio) con prove di frenata al banco a rulli;

impianto di scarico, con verifica delle emissioni inquinanti;

impianto elettrico, con controllo della corretta funzionalità di tutte le luci e degli indicatori di direzione;

vetri, con verifica dell’integrità di finestrini, parabrezza, lunotto e specchietti, e funzionalità tergicristalli e lavavetri;

 sterzo, cuscinetti, fissaggio, stato meccanico;

dispositivi di sicurezza, con verifica della funzione di clacson e cinture di sicurezza anteriori e posteriori;

pneumatici, con controllo usura battistrada e verifica corrispondenza alle misure indicate sul libretto;

 telaio, con controllo chiusura porte, integrità carrozzeria e tenuta serbatoio

Al termine di questi controlli, con esito positivo, al proprietario della vettura vien consegnato il certificato di avvenuta revisione, che riporta: numero di identificazione del veicolo; targa del veicolo e simbolo dello Stato di immatricolazione; luogo e data di revisione; lettura del contachilometri al momento del controllo; categoria del veicolo; risultato del controllo tecnico;data del successivo controllo tecnico o scadenza del certificato di revisione; dati identificativi dell’ispettore responsabile del controllo.

Il costo dell’operazione di revisione è di 54,95 euro se effettuata presso la Motorizzazione Civile e di 79,02 euro se svolta presso officine autorizzate.

E se non si passa il controllo?

Al termine della revisione, l’operatore consegnano all’utente un tagliando autoadesivo da apporre sulla Carta di Circolazione, con tre possibili diciture:

“revisione regolare”, nel caso in cui il veicolo abbia superato il controllo;

“revisione ripetere”, nel caso in cui il veicolo non abbia superato il controllo e dovrà presentarsi a nuova visita entro un mese (il veicolo può continuare a circolare per un mese solo se l’utente ha provveduto ai motivi del ripetere con la dovuta certificazione di un’autofficina); gli interventi vanno effettuati entro un mese e la revisione deve avvenire nello stesso centro e va pagata nuovamente tutta la procedura;

“revisione ripetere-sospeso dalla circolazione”, quando le prove hanno evidenziato guasti gravi e ritenuti pericolosi per autorizzare la libera circolazione; in questo caso bisogna riparare in breve tempo l’auto e pagare una seconda revisione; il veicolo che non ha superato il controllo, può circolare solo in giornata, per andare dal meccanico a una velocità non superiore di 40 km/h, e nel giorno in cui dovrà sostenere una nuova prova.

Meglio evitare di fare i furbetti…

Chi circola senza aver sottoposto il proprio veicolo a revisione è soggetto al pagamento della sanzione amministrativa e al ritiro della Carta di Circolazione, spedita all’ufficio della Motorizzazione Civile competente sul luogo in cui è stata accertata l’infrazione e restituita soltanto dopo aver effettuato la revisione.

Le sanzioni sono piuttosto elevate: da 159 fino a 639 euro, con l’aggiunta del fermo amministrativo del veicolo qualora l’infrazione sia rilevata su autostrada; circolando senza revisione alla guida di un veicolo già sospeso, si rischiano sanzioni da 1.842 a 7.369 euro, oltre al fermo amministrativo per 90 giorni, e la reiterazione della trasgressione può portare alla confisca della vettura.

Se non ci si ricorda quando scade la revisione auto è possibile collegarsi sul “Il Portale dell’Automobilista” e verificare quando è stata effettuata l’ultima revisione inserendo il tipo di veicolo (autovettura o motoveicolo) e la targa; i dati di revisione, disponibile agli utenti registrati e per operazioni effettuate dopo il 1° giugno 2018, comprendono la data dell’ultima revisione, il suo esito ed il chilometraggio del veicolo rilevato dall’operatore, dato registrato manualmente dalla strumentazione di bordo dall’operatore che esegue la revisione del veicolo. La successione storica dei dati di revisione viene resa disponibile solo agli utenti registrati e per le operazioni effettuate successivamente al 1° giugno 2018.

Revisione auto GPL e metano

Le bombole dell’impianto GPL non sono soggette a revisione secondo la legislazione vigente; è prevista la loro sostituzione ogni dieci anni, insieme al check completo sul corretto funzionamento di tubazioni e raccordi, filtri GPL, iniettori, sistema elettrico ed il cambio del riduttore superati i 100.000 KM di impiego.

Per le bombole destinate allo stoccaggio di metano – in CNG4 – a bordo dei veicoli M1 e N1, la circolare 7865 del 27 marzo 2015 dispone che le sedute di revisione siano eseguite presso le officine della rete dei costruttori dei veicoli da loro individuate, da svolgersi la prima volta dopo quattro anni dall’immatricolazione del veicolo e poi ogni due anni.

 

In collaborazione con Automoto.it

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