Il PK8, nuovo pick up diesel della DR
In realtà, Di Risio aveva già mostrato di avere diverse frecce nel suo arco sul tema. Un argomento globalmente strategico in quanto, in tutto il mondo, questi mezzi non hanno alternativa per il lavoro duro e il tempo libero esageratamente dinamico. Non è un caso se negli Stati Uniti, uno dei mercati più ricchi ed evoluti, i pick up dominano da sempre la classifica delle vendite. Ed anche in paesi importanti per l’esportazione, come Sudafrica, Messico, Thailandia e Cina, molte fabbriche producono solo veicoli del genere. Lo scorso giugno al MiMo (il Salone della Mobilità di Milano e Monza) era stato esposto il marchio premium Sportequipe nel quale spiccava proprio un raffinato modello con “cassonetto”.
Più o meno contemporaneamente, faceva il suo esordio qualcosa di simile, ma molto più “essenziale” con il brand accessibile del Gruppo, EVO. Il Cross 4, così si chiama il pick up della EVO, costa chiavi in mano completamente equipaggiato 29.900 euro. Il PK8 sta arrivando negli showroom e gli uomini della DR stanno ancora lavorando per tarare al meglio il prezzo. Come listino e come allestimento, il marchio sovrano DR resta nel mezzo fra EVO e Sportequipe. Il veicolo italo-cinese è equiparabile ai migliori mezzi della concorrenza e sfoggia un motore turbodiesel common-rail che svolge egregiamente il proprio compito.
Il 4 cilindri 1.999 cc da 136 cv (100 kW pari pari) con cambio a 6 marce è assolutamente adeguato. Il pick up è lungo 531, offre 5 posti con 4 porte, pesa poco più di 20 quintali che è il peso trainabile. Le sospensioni anteriori sono indipendenti, dietro c’è il ponte rigido con le balestre, tuttora la soluzione migliore per trasportare di tutto senza fare una piega. La trazione anteriore è inseribile elettronicamente, l’angolo di attacco è di 31°, quello di uscita di 24°. Il cassone di carico è quadrato, 135 cm di lato, nell’abitacolo con tetto apribile c’è la solita atmosfera DR, un misto di accoglienza, tecnologia e comfort.