Dove sono finite le batterie da 100 euro al kWh?
Quelle rosee aspettative sembravano anche sul punto di concretizzarsi, fintanto che il mondo è cambiato, e i costi industriali delle batterie per le auto elettriche, che sono in effetti scesi enormemente rispetto al passato, hanno cominciato a risalire precipitosamente da un anno e mezzo, e anche Luca De Meo, CEO di Renault, al recente Salone di Parigi, ha stigmatizzato come l’80% dei costi di una batteria sia riferibile alle materie prime sulle quali pesa una speculazione fortissima.
Modello prezzo base costo stimato batteria
1 Fiat 500e 24 kWh 27.800 euro 4.100 euro
2 Fiat 500e 43 kWh 33.150 euro 7.300 euro
4 Tesla Model Y 50.970 euro 12.750 euro
5 Dacia Spring 21.000 euro 4.590 euro
6 Renault Twingo 22.750 euro 3.740 euro
8 Renault Zoe 33.400 euro 8.800 euro
9 Volkswagen ID.3 34.250 euro 7.700 euro
10 Tesla Model 3 58.740 euro 9.000 euro
È evidente che il solo costo industriale non dice tutto sull’ampia forbice di prezzo che c’è oggi fra una elettrica e una termica corrispondente, visto che il packaging, l’inverter e i sistemi di controllo sono un ulteriore aggravio di circa il 30%, ma viene compensata dall’assenza di parti lubrificate, serbatoi e molto altro. Ma fate una semplice differenza: una Peugeot 208 1.2 turbo da 130 CV termica di pari livello di prestazioni ed equipaggiamento rispetto alla elettrica e-208 da 136 CV si colloca a quota 27.500 euro. Tolta la batteria, il gioco è fatto: il costo diventa uguale.
Il grande impegno per la riduzione dei prezzi delle elettriche grava quindi soprattutto sulla riduzione del costo delle celle, e in particolare sul quello dei minerali per la realizzazione degli anodi. Ecco per finire il dettaglio di come incidono i singoli elementi.
In collaborazione con Automoto.it