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Doppietta Jaguar a Berlino: vince Evans, primo podio Maserati con Guenther

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Doppietta Jaguar a Berlino: vince Evans, primo podio Maserati con Guenther

Doppietta Jaguar in gara-uno all’E-Prix di Berlino: al termine di una gara tattica, Mitch Evans precede sul traguardo di Tempelhof il compagno di squadra Sam Bird e il pilota di casa Maximilian Guenther che regala il primo podio alla Maserati, infilando all’ultimo giro l’autore della pole position Sebastien Buemi. Per il vincitore Evans si tratta della seconda vittoria consecutiva, un mese dopo il successo di San Paolo del Brasile. Sesto in rimonta alle spalle delle Envision-Jaguar di Buemi e Cassidy, Pascal Waehrlein allunga ancora in testa alla classifica generale.

Gara molto tattica a Berlino, con otto leader diversi (record assoluto per il Mondiale elettrico) e un finale abilmente amministrato dalla Jaguar. Una volta raggiunte le prime tre posizioni con i due piloti ufficiali Evans e Bird e con Buemi (la cui Gen3 Envision monta il powertrain inglese), la cabina di regia della Jaguar stessa ha fatto gioco di squadra: i tre piloti si sono in un certo senso “tirati” a vicenda, staccando la concorrenza, ad eccezione di Guenther e della sua Maserati. Via libera solo nel finale: gara aperta tra i primi tre! Evans ha così infilato Buemi per la leadership e ha poi approfittato della resistenza opposta da Buemi al suo compagno di squadra Bird per guadagnare i decimi e i metri necessari per mettersi al riparo da un eventuale attacco di Bird in extremis. È ragionevole però pensare che quest’ultimo (dopo aver buttato fuori proprio Evans a Hyderabad), non abbia volutamente affondare i colpi, per evitare un altra… catastrofe interna. A corto di energie nelle ultime centinaia di metri, Buemi ha poi perso anche il terzo gradino del podio a vantaggio di un tenace Guenther che regala alla Maserati il primo podio in Formula E.

Envision completa la top five con l’esperto pilota elvetico e il neozelandese Nick Cassidy che precede il leader del Mondiale Pascal Wehrlein (sesto in rimonta) e ne diventa il più diretto inseguitore in classifica (94 punti a 71). La vittoria in gara-uno permette a Evans di raggiungere la quarta casella del ranking con 64 punti: due in meno di Jean-Eric Vergne (che chiude settimo davanti ad André Lotterer nonostante un contatto proprio con quest’ultimo, autore del giro più veloce) ma due in più della coppia formata dal suo compagno di squadra Bird e dal connazionale Jake Dennis. Primo inseguitore di Wehrlein fino alla gara precedente, il pilota di Avalanche Andretti (team “powered by Porsche”) incappa in un sabato nero: centra Antonio Félix Da Costa e provoca il ritiro di entrambi. Passaggio a vuoto anche per il campione in carica Stoffel Vandoorne, in un paio di occasioni al comando della gara ma “terminato” nelle fasi centrali della stessa dall’irruente Dan Ticktum (NIO), brillante protagonista ad inizio gara, dopo l’altrettanto sorprendente seconda fila sula griglia di partenza.

LA CRONACA DELLA GARA

Senso di marcia antiorario per il primo dei due round (gara -sette del calendario) in programma lungo i 2355 metri e le dieci curve del tracciato di Tempelhof, storico aeroporto metropolitano di Berlino.(gara-due si correrà in senso orartio). Al via Ticktum sorprende Buemi e Bird e prende il comando dalla seconda fila ma va subito in activation zone e – dopo aver brevemente ceduto il comando a Bird se lo riprende rapidamente. Come quello del team NIO, quasi tutti i piloti delle prime posizioni scelgono di… allungare le traiettorie: posizioni di testa in continua altalena. Al decimo giro dei quaranta giri del programma originale il leader è Vandoorne, seguito da Ticktum, Mortara, Dennis, Buemi e Bird. Contatto tra Sette Camara (NIO) e René Rast con la McLaren (penalizzato di cinque secondi). Safety Car per liberare dalla sede stradale da alcuni detriti: Dennis il primo dietro alla vettura di servizio, seguito da Mortara, Buemi, Ticktum e Vandoorne e dalle due Jaguar di Evans e Bird. La gara riparte a piena velocità al quindicesimo giro: Dennis e Mortara in activation zone, poi anche Evans. Contatto tra Lotterer (penalizzato) e Vergne a diciottesimo giro. Giro venti, metà distanza: Evans, Buemi, le Maserati di Guenther e Mortara, Bird e Dennis. Contatto tra Vandoorne e Ticktum: entrambi a muro e costretti all’abbandono, Safety Car per la seconda volta in pista. Di nuovo full speed al giro ventidue: Buemi va in testa, poi Guenther lo passa ma viene a sua volta infilato da entrambe le Jaguar: Evans precede Bird, anche Buemi salta la Tipo Folgore di Guenther. Le Porsche di Wehrlein e Da Costa sono risalite in settima e ottava posizione. Buemi al comando al 29esimo passaggio, poi passato da Bird! Da Costa costretto al ritiro per un contatto con Dennis che precipita nelle retrovie e poi è ugualmente costretto alla resa, mentre Wehrlein è salito in quinta posizione, a sandwich tra le Maserati di Guenther e Mortara. Buemi si riprende la testa al trentaseiesimo passaggio davanti alle Jaguar ufficiali. Tre giri aggiunti ai quaranta originali a causa delle due neutralizzazioni. È battaglia aperta ora tra i primi tre “giaguari”: Evans al comando al quarantesimo giro. Guenther quarto e pronto ad approfittarne con la Maserati. Evans prova l’allungo decisivo e approfitta dal duello tra Buemi e Bird. Vince il neozelandese, Bird completa la doppietta Jaguar, Guenther con la Maserati strappa il terzo gradino del podo a Buemi.

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