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Dalla monoscocca alla monofusiolera: il nuovo telaio ultraleggero di Lamborghini

Lamborghini presenta il rivoluzionario telaio in carbonio a fibra corta per la ibrida LB744, il 10% più leggero e il 25% più rigido rispetto ad Aventador Ultimae – di CARLO PLATELLA

Monofuselage, letteralmente mono-fusoliera. Lamborghini attinge dal gergo aeronautico per battezzare la sua ultima creazione, il telaio ultraleggero con tecnologie aerospaziali. La scocca equipaggerà LB744, la prima supersportiva ibrida plug-in della casa del toro, di cui è già stato mostrato il powertrain a quattro motori. La Lamborghini ibrida segnerà un cambio generazionale anche per l’approccio telaistico, grazie all’impiego di materiali e tecnologie differenti, che permettono di abbattere il peso aumentando contemporaneamente la rigidezza torsionale.

La tecnologia Forged Composites

Dal 2008 Lamborghini ha iniziato a impiegare i Forged Composites in alcune applicazioni strutturali. Si tratta di un materiale composito brevettato dalla casa di Sant’Agata Bolognese, con le fibre di carbonio a bagno in una resina vinilica o epossidica. La differenza dai materiali compositi tradizionali risiede nella lunghezza delle fibre, notevolmente più corte e spezzettate. Volendo usare un paragone culinario, immaginando le fibre di carbonio alla stregua di spaghetti, è come se questi venissero spezzati. Le fibre risultano così discontinue, conferendo al materiale nuove proprietà meccaniche e di lavorabilità. La densità resta simile al carbonio tradizionale preimpregnato, ma la resistenza è minore, mentre anche il modulo di elasticità è inferiore a quello dell’alluminio. In compenso, le fibre corte assicurano ampie e complesse lavorazioni meccaniche, con il materiale che può essere trattato tramite compression moulding. Attraverso lo stampaggio del Forged Composites infatti, è possibile realizzare componenti dalle geometrie complesse, con sezioni variabili e riscaldate omogeneamente, non dovendo curare il pezzo in autoclave. L’operazione richiede tempi relativamente brevi e permette di soddisfare ampi volumi di produzione. Le fibre corte inoltre fan sì che il materiale sia anche facilmente fresabile e lavorabile meccanicamente, anche nelle zone di fissaggio della viteria. L’ampio ricorso al Forged Composites permette al telaio Monofuselage di Lamborghini LB744 di raggiungere una migliore integrazione tra tutti i componenti. Il processo produttivo inoltre è meno impattante a livello ambientale, necessitando di minore energia specialmente per quanto riguarda gli impianti di raffreddamento.

dalla monoscocca alla monofusiolera: il nuovo telaio ultraleggero di lamborghini

Dal Rocker Ring alla struttura anteriore

L’ossatura del telaio mono-fusoliera è il Rocker Ring. Si tratta di un anello nella parte inferiore della vettura in fibra di carbonio con rinforzi plastici, in sigla CFRP. Essa costituisce la struttura portante di LB744, su cui poi si innestano tutti gli altri elementi anteriori, posteriori e superiori, come la vasca che accomoda il pacco batterie. Il tetto invece è realizzato con la tradizionale fibra di carbonio preimpregnata e curata in autoclave, mentre decisamente innovativa è la struttura di impatto anteriore. Questa infatti non è in lega metallica, bensì ricorre al Forged Composite, la cui lavorabilità è sfruttata per realizzare due longheroni con forma a tronco di cono. Il risultato è una struttura con il doppio della capacità di assorbimento dell’energia di impatto rispetto a Lamborghini Aventador Ultimae, pur pesando il 20% in meno. Il telaio posteriore infine, dove sono alloggiati il cambio a doppia frizione, un motore elettrico e il V12, è realizzato in leghe di alluminio alto resistenziali. La zona del duomo, a cui si ancorano sia le sospensioni che il motore, è ottenuta tramite fusione e presenta una sezione cava chiusa.

dalla monoscocca alla monofusiolera: il nuovo telaio ultraleggero di lamborghini

Nel complesso, il telaio Monofuselage di Lamborghini conferma l’approccio multitecnologico, in cui i Forged Composites rivestono un ruolo sempre più centrale, mentre si riducono gli elementi tradizionali con le strutture a sandwich. Nel confronto con Lamborghini Aventador Ultimae, la scocca di LB744 è più leggera del 10%. Ciò non impedisce però alla rigidezza torsionale di crescere del 25%, passando da 32000 a 40000 Nm/°. La casa del toro descrive l’approccio utilizzato con la sigla AIM: Automation, Integration, Modularity. Automazione fa riferimento ai processi digitalizzati e automatizzati adottati per la lavorazione dei materiali, mentre Integrazione sottolinea l’accentramento di molteplici funzioni in un unico componente. In questo gioca un ruolo importante lo stampaggio del carbonio a fibra corta, che permette di realizzare pezzi singoli dalle forme complesse piuttosto che assiemi di più parti dalle geometrie più semplici. Modularità infine si riferisce alla flessibilità delle varie tecnologie nell’imprimere al prodotto quelle caratteristiche uniche richieste per LB744.

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FP | Carlo Platella RIPRODUZIONE RISERVATA

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