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Dal cronometraggio, al polso dei campioni: per il 2023 Tissot sceglie il Bestia!

dal cronometraggio, al polso dei campioni: per il 2023 tissot sceglie il bestia!

Dal cronometraggio, al polso dei campioni: per il 2023 Tissot sceglie il Bestia!

Erano molte le aspettative per l’inizio di questa stagione 2023 targata MotoGP, ma nessuno si sarebbe davvero mai aspettato un avvio tanto ricco di emozioni e adrenalina. Lo sa bene Enea Bastianini, suo malgrado al centro di un episodio che l’ha visto uscire con le ossa rotte – nel vero senso della parola – dalla prima gara Sprint della storia e che si è visto, tuttavia, diventare protagonista delle attenzioni di uno dei più importanti partner di questa disciplina. Il nuovo pilota ufficiale del team Ducati è, infatti, l’uomo (e il pilota) scelto da Tissot per incarnare i propri valori dentro e fuori dal paddock. Un ruolo rivestito, in passato, dai migliori al mondo (Marquez e Lorenzo su tutti). Un attestato di stima che sottolinea la fiducia che tutto l’ambiente riserva nei suoi confronti e nelle capacità che sarà chiamato ad esprimere, non appena tornato in sella.

dal cronometraggio, al polso dei campioni: per il 2023 tissot sceglie il bestia!

Tre nuovi modelli

Per celebrare il nuovo rapporto, Tissot ha lanciato tre nuovi modelli della linea T-Race oltre all’orologio T-Race MotoGP. Quest’ultimo è ispirato, in numerosi dettagli estetici, al mondo delle competizioni, con richiami a particolari del sistema frenante e degli pneumatici. Si tratta, per altro, dello stesso orologio che ogni week-end è assegnato a chi consegue la pole position ed è prodotto in serie limitata. Un “pezzo” che ogni anno va letteralmente a ruba tra gli appassionati di moto e orologi, a testimonianza di quanto il sodalizio tra il costruttore svizzero e la massima serie del motociclismo sia davvero in grado di fare breccia nel cuore degli appassionati.

Tissot e MotoGP, un legame speciale

Quello tra Tissot la MotoGP è, d’altra parte, un legame davvero speciale. Una vera e propria partnership che vede Dorna e l’azienda fondata nel 1853 non soltanto insieme, da oltre vent’anni, nel Motomondiale, ma che li mostra altrettanto affiatati nel mondo delle derivate dalla serie. La Casa di Le Locle è, infatti, cronometrista ufficiale, oltre che della MotoGP, anche del World SBK, dove è impegnata a fornire i servizi di cronometraggio, non soltanto per la gara della domenica, ma per un intero programma che, in quel campionato, prevede addirittura tre gran premi a week-end.

Un trend, quello delle gare brevi, che ha visto l’introduzione, a partire da quest’anno, della gara Sprint in MotoGP: una novità rivoluzionaria, capace di segnare un prima e un dopo nella storia di questa disciplina. Il format prevede ora, nella giornata di sabato, un programma che comprende FP3, Q1, Q2, a cui è stata aggiunta, al posto delle FP4, una gara di lunghezza dimezzata, con assegnazione di un punteggio ridotto. Un ulteriore impegno per Tissot che nella sua veste di cronometrista è chiamata non soltanto a monitorare i tempi e a garantire il corretto ordine di arrivo, ma anche a fornire a team, organizzazione e appassionati tutte le statistiche che derivano da un enorme lavoro di raccolta dati in pista. Un’attività resa possibile da un’organizzazione a dir poco efficiente.

Il cronometraggio

Fa sempre un certo effetto visitare la sala di cronometraggio di un circuito, durante un gran premio della MotoGP. Una fortuna che, chi vi scrive, ha avuto la possibilità di avere almeno in un’altra occasione, sempre grazie a Tissot. Effetto perché quella che il costruttore elvetico è in grado di organizzare, in ogni circuito del mondo, è una macchina ad alta precisione basata su logistica, hardware e persone in grado di lavorare all’unisono come un’orchestra ben affiatata.

Un lavoro che comincia con la rimozione del materiale presente nel circuito in cui si è corso in precedenza. L’intero sistema di cronometraggio, infatti, si sposta di pista in pista, prima di essere installato all’interno della struttura che ospiterà il successivo Gran Premio. E se vi state chiedendo perché Tissot non utilizzi eventuali sensori o strumenti già a disposizione di ogni autodromo, la risposta è semplice: per garantire il massimo della precisione (oh, sono svizzeri).

Data la necessità di contare sul massimo grado possibile di accuratezza, è in questo senso cruciale non dover dipendere da apparecchiature che non siano nel pieno controllo del cronometrista, tanto con riguardo alla tecnologia utilizzata, quanto in merito alla loro manutenzione.

Ma a rendere possibile il cronometraggio non ci pensa soltanto l’apparecchiatura presente in pista. Ogni moto, di ogni categoria, è dotata di un proprio transponder, che invia un segnale identificativo alle antenne (sensori) posizionate lungo la pista e nella pit lane. Il transponder è montato sulla moto nel punto più vicino possibile all’asfalto, in modo da assicurare la massima leggibilità possibile da parte dei sensori che sono affogati a terra.

Quando le moto e i loro transponder passano sopra a questi sensori, inviano delle informazioni a quest’ultimi. I computer di Tissot le raccolgono e le scompongono in altrettanti dati utili a elaborare statistiche destinate a team, reporter, organizzatore e tifosi. In particolare, i dati raccolti da ciascuna moto durante la gara vengono inseriti in sofisticati sistemi informatici, che elaborano tutte le informazioni e le trasformano in formati comprensibili a reporter e spettatori (tempo sul giro, velocità sul giro, velocità massima, velocità in curva e molto altro). Questi dati vengono trasmessi automaticamente anche al tabellone segnapunti digitale, che fornisce agli spettatori informazioni aggiornate su posizioni e tempi sul giro dei piloti (e sul vantaggio accumulato dal leader della corsa). Le stesse informazioni vengono inviate alle emittenti televisive che seguono la corsa, in modo che possano visualizzare i dati (con il logo Tissot) durante tutta la gara, ma anche alle persone che seguono il cronometraggio in diretta online.

Oltre ai trasmettitori e alle antenne, tuttavia, Tissot e l’organizzatore dell’evento posizionano sul traguardo anche delle telecamere fisse ad altissima precisione, in grado di elaborare immagini ad altissima frequenza. La loro utilità sta nella possibilità di verificare in maniera ulteriore e visiva chi tra due o più concorrenti abbia effettivamente tagliato il traguardo per primo, nel caso di un arrivo al fotofinish. È, inoltre, presente un elemento di verifica di carattere umano. Appositi osservatori si assicurano, in questo senso, che dalle moto e dalle apparecchiature utilizzate arrivino le informazioni corrette. Se, ad esempio, un numero di gara è elencato come primo da tutti i dati, gli osservatori sono chiamati a confermare che in testa vi sia davvero il pilota corrispondente a quel numero. Una volta iniziato il gran premio, il lavoro dei team di professionisti del cronometraggio Tissot (circa 11 per gara) diviene relativamente più semplice. Al termine della gara, il pacchetto completo di tutte le statistiche viene reso disponibile a siti, testate, broadcaster, organizzatore e team.

Sempre in merito al cronometraggio, particolarmente interessante è, inoltre, l’attività di ricerca e sviluppo che Tissot sta portando avanti nel campo delle nuove tecnologie. Il costruttore svizzero sta attualmente testando, ad esempio, la tecnologia GPS. È questo un ambito di particolare interesse anche per i piloti amatori, che spesso fanno ricorso proprio a cronometri di questo tipo per le proprie puntate in pista. Ad oggi, i sistemi che utilizzano questa tecnica di monitoraggio non riescono ancora ad essere sufficientemente precisi per una disciplina in cui, a fare la differenza, sono spesso i millesimi. Non è tuttavia da escludere che in un prossimo futuro, l’enorme impegno di Tissot in questo ambito possa produrre risultati apprezzabili che potranno poi essere alla portata di tutti gli appassionati.

In collaborazione con Moto.it

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