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Dacia, il futuro è “essenziale” ma anche “cool”. La visione del marchio tra storia di successi e nuovi obiettivi

dacia, il futuro è “essenziale” ma anche “cool”. la visione del marchio tra storia di successi e nuovi obiettivi

Dacia Bigster, il concept che racchiude molte delle future novità del brand

Essenziale ma anche ‘cool’, è il futuro secondo Dacia tra storia e nuovi ambiziosi obiettivi da raggiungere. Se già lo scorso anno il Gruppo Renault aveva presentato il suo programma Renaulution, ovvero il piano strategico con la direzione da intraprendere per ogni marchio, l’obiettivo assegnato a Dacia è stato quello diventare leader della mobilità accessibile. Punto di partenza per il nuovo viaggio, una storia recente di successo e che parla di 7,5 milioni di veicoli venduti in diciotto anni, sufficienti per fare di Dacia la terza marca in Europa per le vendite a privati. Nella visione futura, invece, quella di incarnare una nuova modernità basata sul pragmatismo dei suoi clienti, che si preoccupano di spendere in modo intelligente, che cercano di coniugare libertà e piaceri semplici e di tenersi alla larga dai consumi eccessivi.

Venti mesi dopo la presentazione del piano Renaulution, Dacia è oggi giunta a una svolta che ha aperto un nuovo capitolo della sua storia, incrementando la sua attrattiva, pur mantenendo il suo posizionamento ‘value for money’. In quest’ottica, negli ultimi mesi, il marchio del Gruppo Renault si è dotato di un nuovo logo, di nuove concessionarie, così come di un nuovo design abbinato anche a nuovi colori. Se per diciotto anni Dacia ha proposto la sua formula di essenzialità agli automobilisti, trovando il consenso sul fronte di pubblico e vendite, il concetto di ‘essenzialè della ricetta Dacia è destinato ad evolversi con il passare del tempo e a trovare la sua declinazione anche in termini produttivi. Nel caso della climatizzazione, ad esempio, che diciotto anni fa non era considerata essenziale, la prospettiva è cambiata, tanto da renderla indispensabile a bordo. Lo stesso discorso vale per la connettività e la tecnologia in generale.

La ‘filosofià Dacia, evolve anch’essa con il cambiare delle necessità, ma si è posta alcuni interrogativi: perché, per esempio, dotare sistematicamente un’auto di due o tre display, quando lo smartphone del proprietario si può perfettamente integrare al veicolo, come Media Control di Dacia, garantendo le funzioni essenziali? Il tutto, senza trasformare l’essenziale in austero ma anzi concentrando sempre più l’attenzione di tecnici e designer sul lato ‘cool’ di Dacia, sfruttando ingegnosità delle soluzioni e creatività, che si sposino alla praticità, come nel caso del Media Control o anche delle barre del tetto modulari e che sostituiscono il tradizionale portapacchi, venduto come accessorio.

La creatività utile farà presto la sua parte anche nel prevenire i rischi connessi alla stanchezza al volante, con l’applicazione smartphone che proporrà una funzione dedicata a suggerire quando e dove effettuare le pause. Questa nuova soluzione è stata sviluppata dai team di Dacia in collaborazione con l’ecosistema Software République, di cui fa parte anche il Gruppo Renault.

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