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CX-60, ibrida ma a gasolio, la Mazda diesel con il record dei consumi

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CX-60, ibrida ma a gasolio, la Mazda diesel con il record dei consumi

BARCELLONA  – Il diesel va ancora forte, in tutti i sensi.  E’ prestante, affidabile, perfino parsimonioso, tanto che a gennaio in Italia la sua quota di mercato ha smesso di scendere, attestandosi al 19,1%, in terza posizione dopo le ibride (36,7%) e benzina (26,4%). Mazda ci crede a tal punto che sotto al cofano del proprio Suv CX-60  – presentato appena qualche mese fa in versione Ibrida plug-in – ha aggiunto un nuovo motore a gasolio sei cilindri in linea da 3.3 litri, abbinato al Mild Hybrid boost da 48 volt (listino da 49.900 a 61.200 per la versione top di gamma). Disponibile con il cambio automatico a 8 rapporti e con due livelli di potenza, 200 Cv con trazione posteriore e 249 Cv con trazione integrale, il nuovo e-Skyactiv D promette miracoli in fatto di consumi ed emissioni: 5 litri per percorrere 100 km, e 128 g/km di Co2. Valori da record trattandosi di un Suv da 1800 kg.

Per dimostrare che è tutto vero, Mazda ha organizzato un test su un percorso misto tra Barcellona e Stiges (soprannominata negli anni 60 la “Ibiza in miniatura”), mettendo sul banco di prova la versione da 200 Cv . A parte la velocità massima di 212 orari impossibile da verificare in autostrada, e a parte lo scatto da 0 a 100 che la casa attesta su 8,4 secondi, la parsimonia annunciata non ha tradito le aspettative. Con una guida nel complesso attenta, ma anche con qualche affondo per assaggiare il sei cilindri, veleggiando dove possibile ma all’occorrenza inserendo la modalità Sport che offre un bel sound e colora di un rosso aggressivo il cruscotto, ebbene i consumi si sono rivelati addirittura inferiori a quelli promessi dalla casa. Possibile?

Il merito è da attribuire a una nuova tecnologia di combustione battezzata DCPCI (Distribution-Controlled Partially Premixed Compression Ignition), in grado di aumentare l’efficienza termica di oltre il 40% in gran parte dei regimi di abituale utilizzo e di assicurare in sostanza che tutta l’aria in eccesso venga utilizzata durante la combustione, indipendentemente dal regime.

Il resto della vettura non si discosta dalla versione Ibrida Plug-in, comprese le nuove tecnologie che vanno ad accrescerne il valore complessivo: dal See-Through View, un monitoraggio con vista a 360° di nuova generazione che amplia il campo di visibilità alle basse velocità, all’Hill Descent Control (HDC) che arriva in soccorso quando ci si trova di fronte a una discesa ripida su sfondo sterrato.

Sono nuovi anche il Cruise Control (i-ACC), che integra i limiti di velocità attraverso il sistema di riconoscimento dei segnali stradali, nonché il controllo della postura KPC, che  stabilizza l’auto ad alta velocità. Particolarmente efficiente il sistema di rientro nella carreggiata, anche se un po’ brusco sia nei confronti di chi sta al volante che del passeggero, improvvisamente risvegliato dal tipico torpore autostradale.

Sul versante invece del design il riferimento è quello di “Kodo-Soul of Motion” con cui Mazda veste le sue nuove vetture. In particolare per il Suv CX-60, la Casa di Hiroshima ha voluto realizzare un look che lo rendesse  riconoscibile “come vettura che poteva solo essere realizzata in Giappone”.

Quattro gli allestimenti: Prime line, Executive line, Homura e Takumi. Il Prime-Line porta in dote una calandra nera a nido d’ape, fari a LED, cornici nere nelle aree vetrate e ruote in lega da 18 pollici grigio metallizzato. Gli interni sono in tessuto con accenti tipo titanio, mentre volante e leva del cambio sono in pelle. Già in questa versione di ingresso sono compresi alzacristalli elettrici, sedili conducente e passeggero regolabili in 6 direzioni, condizionatore bi-zona, touch screen centrale TFT a colori da 12 pollici e HMI Controller, radio DAB con 8 altoparlanti, Bluetooth, Wireless Apple CarPlay e Android Auto, navigatore satellitare e regolatore di velocità automatico. L’allestimento Exclusive-line aggiunge interni in pelle nera con una plancia rifinita in vinile effetto cuoio e profili titanio. I sedili anteriori sono inoltre riscaldati e regolabili in 10 direzioni.

Sui due allestimenti top Homura e Takumi la musica cambia totalmente.  La Homura, oltre alla calandra a nido d’ape nero lucido e ruote in lega da 20 pollici nero metallizzato, offre interni neri in pelle e un’illuminazione ambientale bianca sul rivestimento delle porte anteriori e posteriori. Gli interni invece ella Takumi sono in pelle Nappa bianca abbinata alle venature in legno d’acero secondo l’estetica giapponese di Hacho (che significa equilibrio asimmetrico o irregolarità intenzionale), mentre i tessuti sono realizzati con una tecnica chiamata Kakenui e che rivela uno scorcio del materiale sottostante.

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