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Cupra – Urban Rebel Racing Concept, antidepressivo elettrico

cupra – urban rebel racing concept, antidepressivo elettrico

Cupra – Urban Rebel Racing Concept, antidepressivo elettrico

La noia. il terrore di tutti i costruttori che hanno abbracciato l’elettrico, spinti, ora, dall’irrefrenabile necessità di comunicare che non è per forza il powertrain a rendere una vettura “noiosa”. D’altronde, loro per primi lo sanno: nelle elettriche, a mancare è la componente “meccanica”, quella che risveglia ancora qualcosa nei romantici del volante, e nelle auto a batteria non c’è sempre quello spessore d’animo in grado di riflettere le giuste sfumature caratteriali di un modello o di un altro. Come fare, allora, per ribaltare la questione? Bisogna puntare tutto sulle prestazioni e sulla dinamica di marcia, sfruttando la capacità dei motori elettrici di agire su ogni singola ruota con una rapidità e una precisione straordinaria. E poi, eventualmente, guardare a realtà alternative. Come quella virtuale.

Concept, per ora. Ed è quello che ha fatto la Cupra con la Urban Rebel Racing Concept, un generatore di piacere la cui unica finalità è quella di far godere chi la guida. Peccato sia soltanto un prototipo, appunto, e che i suoi eventuali sbocchi nel motorsport non siano ancora chiari, con gli uomini del reparto corse lì alla finestra pronti a cogliere eventuali opportunità. Nel frattempo, il suo compito è quello di spianare la strada alla Urban Rebel di serie, creando il giusto hype e anticipando, fin da ora, che noiosa non sarà.

Abbordabile dal 2025. Facciamo un po’ di chiarezza: la Urban Rebel è la futura elettrica compatta della Cupra, attesa nel 2025. Sarà il primo modello a batteria basato sulla piattaforma Meb small del gruppo Volkswagen (con il motore davanti e non più dietro) e darà vita alle rispettive incarnazioni di VW e Skoda, con la Casa spagnola che avrà l’onore e l’onere di tenere le fila di tutto il progetto. Da Martorell, vicino a Barcellona, entro tre anni usciranno quindi delle Ev relativamente abbordabili, con prezzi nell’ordine dei 20/25mila euro.

 

Fra reale e virtuale. La Urban Rebel Racing Concept è quella macchina lì, ma un bel po’ più cattiva: di motori elettrici ne ha due, uno per asse, e la potenza, anziché i 234 cavalli della futura stradale, ne spara fuori 340 continui con un picco di 435. Trattandosi di una concept (ne esistono solo un paio di esemplari marcianti) su cui non è possibile mettere le mani, le strade per diffondere il suo verbo sono diverse e la Cupra ne sta percorrendo una in particolare, che ha nel mirino soprattutto il pubblico più giovane: il brand si è creato uno spazio nel metaverso (che si chiama MetaHype), dove è possibile, attraverso il proprio avatar, visitare i Cupra Garage virtuali e guidare la Urban Rebel Racing sfidando altri utenti. E ancora: a partire dal 17 novembre, la cattivissima concept sarà disponibile su Forza Horizon 5 per Xbox.

Breve ma intenso. Io che sono un boomer, invece, ho avuto la fortuna di guidare la Urban Rebel Racing Concept per davvero. Per pochissimo, ma sul serio: a Montmelò, Circuit de Barcelona-Catalunya, lungo un breve tratto della pista che un paio di settimane fa ha ospitato una tappa del World Rally Cross. Asfalto e terra, dunque, pneumatici semi slick e un esemplare della Urban Rebel Racing Concept tutto per me, sebbene per due giri e una manciata di minuti soltanto. una vettura da corsa in tutto e per tutto, a partire dall’abitacolo costruito a regola d’arte: mi contorco un po’ per scavalcare la gabbia di sicurezza e prendere posto nel sedile avvolgente, stringo per bene le cinture a quattro punti e inizio a guardarmi attorno per capire con chi ho a che fare. Come altri mezzi del genere, ci sono un chiaro display informativo di fronte agli occhi e una console centrale con pulsanti di servizio. E a me ne servono soltanto tre per farla funzionare: D, N e la R se va male che mi giro. Sul volante, altri quattro tasti tra cui quello per comunicare via radio con Adrian Tambay, fresco campione del mondo Etcr con la Cupra- nonché figlio di Patrick, pilota Ferrari 82/83 (i boomer lo ricorderanno) – cui spetta il compito di strigliarmi se faccio cavolate.

Assetto terra. Di tempo per farne, però, non ne ho: due giri secchi, perché siamo in parecchi a dover provare la bombetta elettrica e i 30 kWh della batteria non bastano per fare di più. buio, tra l’altro, dunque il primo giro lo spendo per capire come gira il breve tracciato, mentre nel secondo cerco di godermi un po’ la giostra, fra l’accelerazione notevolissima (0-100 in 3,2 secondi) e quella bella leva del freno a mano, all’immediata destra del volante, che ho puntato con l’acquolina in bocca appena salito a bordo: arriva il tornante, sfioro il comando e la Urban Rebel gira che è un piacere; giù il piede destro e il lavoro dei motori elettrici produce un altrettanto libidinoso traverso di potenza, con le ruote che trazionano bene sullo sterrato. Per onestà intellettuale mi fermerei qui a raccontare le sensazioni a bordo della Cupra, non fosse che alla fine ci scappa un giro di fianco a Jordi Gené, pilota da sempre legato al marchio spagnolo, che su questo tracciato ha fatto i solchi e che la Urban Rebel la conosce come il soggiorno di casa sua. Un giro secco, pochi secondi, sufficienti a percepire meglio il carattere della belvetta: assetto morbido, stile setup da terra nei rally, dunque grande sensibilità ai trasferimenti di carico. Per fare il tornantino Jordi non usa nemmeno il freno a mano, fa tutto di pendolo e nel curvone a seguire si avverte nitidamente il lavoro dei due motori elettrici che fanno ballare la Cupra in un costante equilibrio fra sotto e sovrasterzo. In tutto questo, senza quasi accorgermene sto ridendo come un matto, anche se al posto di un quattro cilindri turbo con scarico aperto e bang c’è soltanto il fischio prepotente dei due elettrici. E forse, ai futuri acquirenti delle elettriche di domani, basterà quello. Ma d’altronde, che ne sanno i 2000?

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