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Crewe, dove il lusso di Bentley diventa sostenibile

Lo stabilimento inglese di Crewe, uno dei più antichi e celebrati per le auto di lusso, si sta convertendo al basso impatto ambientale

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Nell’immaginario collettivo i beni di lusso, automobili comprese, hanno poco da spartire con qualsiasi forma di risparmio, compresi quelli di energia e risorse. Eppure, in questa fase di transizione verso l’industria sostenibile, spesso sono proprio i siti produttivi che sfornano i veicoli più esclusivi a guidare la rivoluzione green che include sia la conversione all’elettrico delle vetture sia il cambio di mentalità sui processi.

La fabbrica inglese di Crewe è un perfetto esempio di questa trasformazione che la porterà entro pochi anni a sfornare unicamente vetture di lusso elettriche, ma che già osi sta trasformando per conciliare lusso, ricercatezza e artigianalità con procedure a basso impatto ambientale.

La Casa di tutte le Bentley

Prima ancora di scendere nel dettaglio delle soluzioni a ridotto impatto ambientale, va ricordato che lo stabilimento di Crewe, noto anche come Pyms Lane e collocato nella contea inglese del Cheshire, ha la caratteristica probabilmente unica di assicurare da solo l’intera produzione Bentley.

Tutti i modelli del marchio, a lungo “gemello” di Rolls-Royce e ora nell’orbita Volkswagen, sono infatti costruiti qui, senza nessuna eccezione nemmeno per il SUV Bentayga, ad oggi il modello di maggiori volumi, e nonostante l’aumento delle vendite quasi esponenziale.

Attualmente, infatti, Crewe produce in un giorno circa 85 vetture, tante quante se ne completavano, fino al 2000, in un intero mese. Grazie a questa impennata, ottenuta a colpi di investimenti, la produzione complessiva di Bentley, che alla fine degli Anni ’90 era arrivata ad appena 39.000 auto totalizzate in 80 anni, è balzata a 200.000 nel 2020 e di queste, oltre il 97% risultano costruite a Crewe.

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Prima gli aerei

Questo stabilimento è oggi uno dei fiori all’occhiello, oltre che di Bentley indirettamente uno dei fiori all’occhiello di Volkswagen, la sua origine si deve invece a Rolls-Royce: la sua costruzione risale al 1938, anche se inizialmente è stata destinata alla costruzione di motori e componenti aeronautici, attività principale della Casa di Derby che nel 1931 aveva appunto acquisito Bentley.

Lo spostamento della produzione automobilistica dalla fabbrica di Derby a Crewe è arrivata alla fine della Seconda Guerra Mondiale ed è iniziata con la Bentley MK VI, lanciata in realtà nel ’38 e primo modello con cui i due marchi hanno iniziato a produrre modelli gemelli (la variante Rolls-Royce era la Wraith) distinti da nome, marchio e finitura.

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Con la scissione dei due brand, uno finito sotto il controllo di BMW e l’altro, appunto, di Volkswagen alle soglie del nuovo millennio, questo stabilimento è diventato parte della imponente rete del colosso tedesco, anche se fino al 2002 da qui hanno continuato a uscire anche le ultime vetture Rolls-Royce della vecchia produzione.

Terminata questa fase e assunto il totale controllo delle operazioni, Volkswagen l’ha confermato come polo di eccellenza, lasciando che tutti i modelli, inclusi quelli nuovi sviluppati sulle piattaforme del Gruppo, continuassero a essere realizzati interamente qui. Unica eccezione, la berlina Continental Flying Spur, che nel 2005 e 2006 è stata costruita anche nella “Fabbrica di vetro” di Dresda, eretta da Volkswagen per la poco fortunata Phaeton, in attesa che il potenziamento delle linee di Crewe fosse completato.

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Emissioni 0 entro 10 anni

Gli investimenti nel sito di Crewe sono iniziati appunto nel 2002, con un impegno di ben 500 milioni di euro, e oltre a potenziarne la capacità, ad oggi quintuplicata come abbiamo visto di persona visitandola lo scorso autunno, nel tempo hanno sostenuto un graduale processo di riduzione dell’impatto ambientale con l’obiettivo di arrivare ad azzerare le emissioni di CO2 entro il 2030, quando tra l’altro l’intera produzione anche di questo marchio sarà interamente elettrica.

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Nell’ottobre del 2019, la struttura e la sede di Crewe sono state certificate da Carbon Trust secondo lo standard PAS 2060, ottenuto dopo aver completato il passaggio alla fornitura di energia elettrica da fonti rinnovabili a cui ha aggiunto quella prodotta “in loco” da pannelli solari.

Bentley Motors ha infatti installato all’inizio di quello stesso anno coperture a pannelli fotovoltaici su circa 1.400 posti auto dal quale ricava 2,7 MW l’anno. A questo si aggiungono oltre 20.800 moduli solari installati sul tetto dei vari fabbricati per altri 7,7 MW, sufficiente secondo le stime ad assicurare il fabbisogno energetico di oltre 1.700 nuclei familiari.

Sul fronte delle emissioni, l’azienda ha invece completato l’acquisizione di crediti ottenuti tramite il processo di interscambio Gold Standard, che consente di compensare le emissioni reali inevitabilmente prodotte dai processi costruttivi della fabbrica acquistando “quote di aria pulita”.

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Una rappresentazione digitale dei futuri Quality ed Engineering Center

Il nuovo complesso

All’inizio del 2023, infine, Bentley ha inaugurato i nuovi Quality Center ed Engineering Center, che si occuperanno di traghettare il marchio nella nuova era con proprietà come l’elettrificazione e la sostenibilità.

I nuovi complessi sono il risultato di un investimento di 35 milioni di sterline, parte di uno stanziamento totale di 2,5 miliardi, e includono una linea di assemblaggio BEV simulata, un centro di integrazione software, test metrologici, un laboratorio di prototipazione e di sviluppo dei materiali.

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Naturalmente, l’impegno riguarda non soltanto l’attività di fabbrica ma tutta la filiera, inclusa quella dei materiali pregiati: nel 2021, Bentley è diventata la prima Casa automobilistica a entrare nel Leather Working Group, che riunisce produttori, commercianti ed esperti della manifattura della pelle nata per offrire prodotti di qualità certificata e garantita anche sulle procedure e sull’impatto ambientale.

La scheda di Crewe

Inaugurazione 1938 (produzione auto dal 1945)
Proprietà Bentley Motors
Collocazione Crewe, contea di Cheshire, Regno Unito 
Superficie complessiva 521.000 metri quadri di cui 167.000 adibiti alla produzione)
Dipendenti impiegati 3.500
Capacità produttiva 85 vetture al giorno
Altre attività Quartier Generale Bentley Motors
Modelli attualmente prodotti Continental GT, Fliyng Spur, Bentayga
Modelli storici più importanti prodotti MK VI, S1, S2 e S3, T1 e T2, Continental Type R, Azure, Arnage, Brooklands, Mulsanne
Modelli di prossima produzione Continental e Flying Spur ibride (2024), Bentayga II EV (2025)

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