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Coppa del mondo, valanga di gare cancellate. Segni evidenti di un pianeta che cambia

coppa del mondo, valanga di gare cancellate. segni evidenti di un pianeta che cambia

prima gara transfrontaliera di Coppa del mondo di sci alpino

Prima, seconda, terza cancellazione. Un tratto di penna su ormai troppe gare della 57a Coppa del Mondo di sci, che non può far immaginare episodi contingenti. Impossibile dunque non pensare ai riflessi dei cambiamenti climatici sempre più radicali. L’ultima traccia di bianchetto ha eliminato le discese femminili di Zermatt – Cervinia, valevoli per il Matterhorn Cervino Speed Opening, programmate per sabato 5 e domenica 6 novembre. La decisione è arrivata a seguito della nuova ispezione della Fis effettuata dal Chief Race Director, Peter Gerdol, e dal Race Director della velocità, Alberto Senigagliesi. I due hanno constatato che il grande lavoro degli organizzatori di preparazione del percorso di gara è stato reso vano dalle alte temperature di queste settimane; un quadro non reso migliore dalle leggere precipitazioni delle ultime ore. La Federazione Internazionale ha comunicato, inoltre, che le due competizioni non verranno recuperate nel corso della stagione.

La prima gara a saltare, causa maltempo, era stata il 22 ottobre scorso quella di esordio: lo slalom gigante femminile di Soelden. Quindi è arrivato lo stop alla discesa libera maschile, nello stesso tracciato di Zermatt – Cervinia prevista il 29 e 30 ottobre.

Un caso? Una competizione particolarmente sfortunata? E’ improbabile, è inverosimile. Quindi è d’obbligo porsi alcune domande inevitabilmente connesse alla piaga dei cambiamenti climatici e delle relative conseguenze, preoccupanti, talora devastanti. Sparare la neve non basta, il caldo eccessivo in quota sta fermando troppe gare.

Pertanto ora ci si domanda perché si è partiti a ottobre. Ma l’interrogativo successivo è dietro l’angolo: lo sci potrà avere un futuro?

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