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Come va il SUV vietnamita disegnato da Pininfarina?

Il primo modello marchiato VinFast non convince negli interni e nella guida. Ha i difetti di un prototipo, ma è un’auto di serie

come va il suv vietnamita disegnato da pininfarina?

Il primo SUV elettrico vietnamita è un fiasco. Nonostante le premesse importanti a livello tecnico e di design (la linea è stata plasmata da Pininfarina) e le prestazioni interessanti del powertrain, la VinFast VF8 delude su molti fronti.

Prima di vederla in Europa entro fine 2023, il primo riscontro ci arriva dagli Stati Uniti, dove i colleghi di Motor1.com USA hanno potuto mettersi al volante di uno dei primissimi esemplari di serie. Ecco come è andata.

Linea carismatica, interni bocciati

Il look della VinFast è tra i pochi aspetti positivi del SUV asiatico. La VF8 si distingue per il frontale personale, con la “V” cromata che si unisce al centro e che dà dinamicità al design dei fari LED. La fiancata è pulita e muscolosa al tempo stesso, mentre il posteriore ha una linea gradevole con la fanaleria a sviluppo orizzontale e lo spoiler che dà un tocco di sportività alla vettura.

VinFast VF8, la prova su strada di Motor1.com USA

Se l’estetica – firmata Pininfarina – è uno dei suoi punti forti, è a bordo che la VinFast mostra i suoi primi limiti. I comandi e i pannelli delle portiere non trasmettono solidità e qualità. I pulsanti delle regolazioni elettriche dei sedili non sono particolarmente stabili, mentre i pannelli porta si piegano quando si utilizza la maniglia. I rivestimenti appaiono economici e datati mentre la qualità degli assemblaggi è discutibile.

A un primo sguardo, comunque, l’abitacolo si presenta minimalista e moderno, anche perché la maggior parte dei controlli è integrata nel display da 15,6” dell’infotainment. Qui però emergono gli altri problemi della VinFast.

L’abitacolo della VinFast VF8: minimalista nel look, povero nella qualità percepita

L’utilizzo è davvero poco intuitivo, lo schermo non è reattivo e per attivare una determinata funzione sono necessari più passaggi. Per esempio, per regolare il volante bisogna prima accedere ad un menu specifico e poi utilizzare dei comandi fisici.

L’assistente vocale è pieno di bug e le poche volte che funziona ci impiega troppo tempo ad eseguire l’azione richieste. Come se non bastasse, la maggior parte delle impostazioni viene resettata una volta spenta l’auto.

Powertrain ok, ma la guida…

Prima di provarla su strada, è giusto dare un occhio alle prestazioni promesse. La VinFast VF8 monta una batteria da 82 kWh e due motori elettrici ed è disponibile nelle versioni City Edition Eco e Plus. La prima eroga 353 CV e 500 Nm, mentre la seconda 408 CV e 620 Nm. I nostri colleghi hanno provato la variante più sportiva, che scatta da 0 a 100 km/h in 5,5 secondi.

VinFast VF8: rollio eccessivo e sterzo poco comunicativo sono tra i principali difetti alla guida

L’autonomia (nel ciclo EPA, tendenzialmente più severo del WLTP) è sicuramente migliorabile: 333 km per la Eco e 308 km per la Plus. Numeri piuttosto bassi per un SUV da famiglia, soprattutto se confrontati con la maggior parte delle rivali di questo segmento.

E passiamo quindi alla guida. Già dalle prime curve ci si accorge del rollio elevato e della risposta quasi nulla data dallo sterzo. In modalità di guida Sport, la situazione non migliora, con lo sterzo che diventa troppo rigido, tanto da rendere quasi pericolosa la VinFast. Senza contare che l’auto provata dai nostri colleghi tirava a destra sul rettilineo.

Quando ci si ferma non c’è l’Hill Hold Assist (ormai presente sulla maggior parte delle auto nuove, anche di prezzo e dimensioni inferiori). Se si toglie il piede dal freno quando si è in salita, quindi, l’auto arretra.

Infine, ad accompagnare la guida ci sono costanti e fastidiosi avvisi dei sistemi di assistenza di livello 2 come cruise control adattativo e mantenimento di corsia.

Un listino poco allettante

Su tutti questi difetti si potrebbe chiudere un occhio se la VinFast avesse un prezzo di listino inferiore alla media della concorrenza. E invece il SUV vietnamita parte da 50.200 dollari (circa 47.000 euro), praticamente la stessa cifra di una Hyundai Ioniq 5 o Ioniq 6 e poco meno cara rispetto ad una Volkswagen ID.4 e ad una Skoda Enyaq. La versione Plus, invece, si attesta sui 57.200 dollari (53.500 euro).

La VinFast VF8 dovrebbe arrivare in Italia entro fine 2023

Insomma, al di là dell’estetica e del discreto brio garantito dai motori elettrici, è davvero difficile trovare una ragione per scegliere una VF8. Anche se si tratta di un modello di serie, sembra di trovarsi di fronte ad un prototipo in piena fase di sviluppo. Non resta che sperare in un forte miglioramento già nei prossimi mesi, con la Casa asiatica che si è già detta pronta a puntare forte in Europa.

VinFast programma di aprire 50 concessionarie tra Francia, Germania e Olanda e nel prossimo futuro dovrebbe arrivare anche in Italia.

  • Motor: Doppio motore elettrico a magneti permanenti
  • Potenza: 408 CV/620 Nm
  • Trazione: Trazione integrale
  • Batteria: 82 kWh
  • Accelerazione 0-100 km/h: 5,5 secondi
  • Velocità Massima: 200 km/h
  • Autonomia in elettrico: 308 km (ciclo EPA)
  • Tipo di ricarica: 11 kW AC / 160 kW DC
  • Tempo di ricarica: 24 minuti (10-70% in corrente continua a 160 kW)
  • Posti a sedere: 5 posti
  • Volume di Carico: 374-1.371 litri

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