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Colonnine, idrogeno, biocarburanti: come cambiano le autostrade

Più sostenibilità in autostrada con l'alleanza fra Aspi, Eni e CDP. L'obiettivo è decarbonizzare la grande viabilità

colonnine, idrogeno, biocarburanti: come cambiano le autostrade

Dalle colonnine per auto elettriche all’idrogeno, passando per biocarburanti e rinnovabili. La sostenibilità dei trasporti è protagonista dell’alleanza fra Autostrade per l’Italia (Aspi), Eni e Cassa depositi e prestiti (CDP), che uniscono le forze in nome della decarbonizzazione lungo la grande viabilità.

“L’intesa comprende lo sviluppo dei nuovi vettori energetici destinati sia ai mezzi pesanti, sia alle autovetture”, spiegano. “Le aree di rifornimento ospiteranno un numero sempre maggiore di colonnine per la ricarica elettrica al 100%, nonché i nuovi vettori decarbonizzati”. Uno su tutti, i biocarburanti Eni, che saranno disponibili anche in “purezza” già da gennaio 2023. Ma non finisce qui.

Fra comunità energetiche e riciclo

Oltre alle infrastrutture per sistemi di alimentazione alternativi – al centro della normativa Dafi dell’Ue – l’accordo punta anche alle rinnovabili, con i progetti per installare parchi fotovoltaici nelle aree Aspi o nelle vicinanze. Qui sarà possibile dare vita a vere e proprie comunità energetiche, che favoriranno la “creazione di iniziative di autoconsumo collettivo”.

Ancora, la partnership mira a sviluppare prodotti sostenibili per migliorare il manto stradale e ad avviare iniziative di economia circolare. Si parte con gli pneumatici usati, che verranno raccolti e rigenerati in prodotti chimici ed energetici sostenibili, compreso l’asfalto.

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“Più soluzioni, per tutti”

“In un contesto che vede la sostenibilità come assoluta e non più rimandabile priorità – dichiara Roberto Tomasi, amministratore delegato di Aspi – è un dato di fatto che la rete autostradale e il trasporto su gomma continuino a essere un fattore imprescindibile di sviluppo, volano per l’economia nazionale”.

Commenta anche Giuseppe Ricci, direttore Energy evolution di Eni: “Un percorso efficace di transizione energetica necessita non solo di una visione a lungo termine e di nuove tecnologie, ma anche di un lavoro di squadra con i grandi player italiani. Oggi mettiamo a fattor comune diverse soluzioni per la decarbonizzazione dei trasporti sulle lunghe distanze, anche per i mezzi pesanti, valorizzandone l’efficacia grazie alla forza infrastrutturale di Autostrade e alla solidità ed esperienza economico finanziaria di CDP”.

Fanno eco le parole di Dario Scannapieco, a.d. e direttore generale di Cassa depositi e prestiti: “Transizione energetica ed economia circolare sono due dei 10 campi di intervento che CDP ha individuato nel Piano Strategico 2022-2024 quali aree prioritarie, in coerenza con i gap di mercato identificati, con gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu per lo Sviluppo Sostenibile e con le missioni del Piano nazionale di ripresa e resilienza”.

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