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Colonnine di ricarica elettrica, per i diversamente abili è ancora più dura

colonnine di ricarica elettrica, per i diversamente abili è ancora più dura

Colonnine di ricarica elettrica, per i diversamente abili è ancora più dura

ROMA  – Più colonnine, ma non solo per le auto elettriche. Il problema della scarsità dei punti di ricarica tocca anche, e soprattutto, le persone con disabilità che si spostano a bordo di una carrozzina elettrica. Per le quali, ancora oggi, organizzare in maniera autonoma i propri spostamenti non è affatto semplice, viste le numerose barriere architettoniche che ostacolano il passaggio verso le strutture di ricarica accessibili.

Uno studio pubblicato in Gran Bretagna dal Research Institute for Disabled Consumers e commissionato da Urban Foresight, fornitore di colonnine urbane pop-up che fuoriescono dalla sede stradale al momento dell’uso, ha rilevato che due terzi dei conducenti con disabilità temono di trovare la ricarica di veicoli elettrici “difficile o molto difficile da effettuare”.

Per gli utenti con disabilità la mancanza di informazioni aggiornate e chiare rischia di compromettere fin dal principio la buona riuscita di uno spostamento. Sapere in anticipo, per esempio, se un punto di ricarica è accessibile ed è dotato o meno di spazio di manovra intorno al veicolo è già una preoccupazione fondamentale per le persone con disabilità. 

Di questa situazione ne è convinta anche Bike Facilities, azienda nata nel 2015 con l’obiettivo di ricercare, sviluppare e promuovere prodotti per la micro mobilità elettrica territoriale e in particolare colonnine per la ricarica e la riparazione di biciclette elettriche e meccaniche. “Per garantire una copertura adeguata di infrastrutture di ricarica, c’è ancora molto lavoro da fare”, spiega Fabio Toccoli, fondatore di Bike Facilities. 

“Nonostante il numero di punti di ricarica sul territorio nazionale sia aumentato mediamente del 39%, la rete infrastrutturale italiana non garantisce ancora totale accessibilità dei punti di ricarica. Un lavoro ragionato aiuterebbero non solo il settore dei mezzi elettrici a fare breccia nelle intenzioni di scelta degli italiani ma permetterebbe a chi può spostarsi solo attraverso carrozzine meccaniche o elettriche di avere punti di riferimento precisi e adeguati”. (f.p.)

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