Codice della strada al restyling
Le tre direttrici lungo cui si svilupperà la riforma saranno semplicità e brevità delle norme (soprattutto in materia di sicurezza della circolazione stradale), chiarezza applicativa e sanzioni ragionevoli, proporzionali e effettive.
Come detto, uno degli interventi più urgenti riguarda l’articolo 187 del Codice della strada, quello che punisce la guida in stato di alterazione psico-fisica per uso di sostanze stupefacenti. La norma sarà inasprita a cominciare dalla frequenza dei controlli che nel 2022 hanno portato ad effettuare 20mila drug test da parte della Polizia stradale, con 1.740 sanzioni, e 440mila alcol-test con 20mila conducenti sanzionati.L’obiettivo del ministero è migliorare i dati dell’anno scorso che hanno registrato 22.567 incidenti sulle strade con 3.120 vittime. Quest’anno i pedoni investiti mortalmente sono già 78 mentre sono 150 i giovani che hanno perso la vita nel 2023 in quanto coinvolti in incidenti stradali. Sono previste inoltre, ha annunciato il ministro, premialità per le autostrade dove, attraverso interventi di manutenzione e adozione di misure, si registra una riduzione degli incidenti stradali.
Per l’assessore alla sicurezza del comune di Milano, Marco Granelli, gli accertamenti su guida in stato di ebrezza o sotto stupefacenti sarebbero facilitati con l’atteso decreto del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Granelli, intervenuto a nome dell’Anci all’incontro con il ministro Salvini, ha sollecitato il governo anche sull’emanazione della norma, prevista dall’articolo 25 comma 2 della legge n. 120/2010 e “attesa da oltre 13 anni”, sulle nuove regole sull’utilizzo dei sistemi di controllo della velocità. “Abbiamo avanzato al ministro delle proposte che saranno trasmesse in un documento frutto dell’analisi degli esperti della polizia locale”, ha annunciato. L’Anci auspica un maggiore uso della tecnologia nell’accertamento da remoto delle violazioni più gravi, come ad esempio l’utilizzo del cellulare alla guida o la mancata copertura assicurativa, così come l’introduzione da subito di un targhino per tutti i monopattini, sia in sharing che privati, e l’obbligo di assicurazione per la circolazione su strada. “Dobbiamo mirare ad avere città più vivibili. Città a 30km/h, dove le strade siano sicure e facilmente utilizzabili da tutti”, ha concluso Granelli.