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Citroen C4 X (2023), perché comprarla e perché no

E' razionale, immediata, con uno stile che colpisce l'attenzione. E con un prezzo interessante per il suo segmento

citroen c4 x (2023), perché comprarla e perché no

La Citroen C4 X è un crossover nel senso più profondo del termine. Pensateci: ha un’altezza da terra da SUV, una coda elegante degna di una coupè, ma al contempo ha un’apertura del bagagliaio tipica di una berlina 3 volumi. Insomma, è un’auto che cerca di sperimentare, di offrire una propria identità marcata. Può far discutere certo, ma in fin dei conti, è quantpo ha sempre realizzato Citroen nel corso della sua storia.

La protagonista di questa prova ha una configurazione tecnica conosciuta: motore benzina PureTech 130 da un lato, e cambio automatico a 8 rapporti.

Basta chiacchiere dunque: scopriamo insieme pregi e difetti in questo nuovo appuntamento con il #PerchéComprarla.

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Dimensioni | Interni | Guida | Consumi | Prezzi

Pregi e difetti

Ci piace Non ci piace
Comodità a bordo Apertura del portellone posteriore
Prezzo concorrenziale Risposta del pedale dell’acceleratore
Design e stile elegante Quinto posto scomodo
Guida comoda Sistema infotainment con poche informazioni

Verdetto

7.6 / 10

Chi sceglie Citroen fa una scelta chiara, a tratti di controcorrente, in cui lo stile, l’oroginalità e la ricercatezza in tema di design fanno il paio con la comodità degli interni. E’ un’auto che però offre razionalità e immediatezza più che qualità in tema di materiali e stile. Quella stessa immediatezza che si ritrova alla guida, e con un prezzo che – relativamente al mercato odierno – è anche piuttosto competitivo.

Citroën C4X, look audace e che fa discutere.

Dimensioni, bagagliaio e spazio

4 metri e 60 di lunghezza per 1 metro e 83 di larghezza e 1 metro e 52 di altezza. Sono queste le misure della Citroen C4 X, figlie di un mercato che chiama SUV. A livello di stile è figlia di un mercato che chiama SUV, dunque seppur con una volontà da sedan, le proporzioni devono essere rialzate.

L’eleganza della coda da coupè fa il paio con quel baule indipendente che definisce i limiti del posteriore. Sotto la linea di cintura le proporzioni sono muscolose grazie ai passaruota, ma anche all’incavo anteriore, retaggio rimasto immutato dalla C4 del 2020.
Elementi di dettaglio a contrasto la rendono più accattivante,cosi come i proiettori a matrice di Led, con la linea sdoppiata che la rende più elegante sopra e più impattante sotto. Nel complesso, un look che cattura l’attenzione.

L’apertura del bagagliaio non è delle più comode

Il bagagliaio ha portellone non elettroattuato; il gradino che si ricava tra soglia e piano di carico è evidente, e poi la conformazione dell vano d’ingresso non è delle più agevoli. Peccato. Le forme non sono del tutto regolari e anche le leve del portellone possono infastidire. Di contro, va sottolineato lo spazio in profondità.

I sedili si abbattono in modalità 40:60, e al centro è presente una botola per oggetti più lunghi; Presente una luce 12 volt sul cielo del bagaglaio che però non è rivestito. Peccato perchè vedere lamiera a vista e tiranti abbassa la qualità percepita.

Una volta stivati i bagagli possiamo entrare a bordo. L’angolo di apertura porte è ampio, l’ingresso a bordo agevole. l’angolo di seduta è abbastanza pronunciato ma non infastidisce. C’è ampio margine per la testa, le ginocchia e i piedi. Chi siede al centro starà decisamente scomodo. Meglio quindi rimanere in due e sfruttare anche il bracciolo con poggia bicchieri. Presenti due prese usb e bocchette di areazione, oltre a due ampie tasche.

Le misure
Fuori
Lunghezza 4,60 metri
Larghezza 1,83 metri
Altezza 1,52 metri
Passo 2,67 metri
Dentro
Bagagliaio 510 / 1.360 litri

Interni e qualità

Pochi fronzoli e tanta sostanza. L’abitacolo racconta perfettamente il carattere della C4X. Tasti fisici, materiali rigidi, buoni assemblaggi, ma soprattutto trovate intelligenti.

L’ambiente è sobrio, soprattutto per le tinte di questo allestimento in prova, Shine. La plancia ha materiali non morbidi al tatto, ma comunque di buona qualità. Le plastiche rigide però, sono presenti in abbondanza sia nell’interno porta- inframezzato bene da una tringa che ricorda un cinturino – sia per il cassettino portaogetti, ben capiente.

Tra le soluzioni più interessanti anche due ulteriori cassetti a scorrimento utili anche per poggiare un tablet e intrattenere il passeggero. I sedili sono in pelle – ma si può scegliere anche il tessuto – con lo stesso motivo dell’interno porta.

Piacevoli le impunture a vista che spezzano il grigio delle tinte dell’ambiente. L’organizzazione degli spazi è tradizionale con il monitor infotainment appoggiato e con rivestimento in nero lucido riscontrabile anche sul tunnel centrale. Piacevole si, ma soggetto troppo facilmente a usura e sporco.

Ergonomicamente apprezzabili i rotori del clima subito sopra un piccolo vano per la carica induttiva. Lo spazio svuotatasche è presente subito sotto, prima dei selettori di trazione e driving mode, oltre a due svuota bicchieri. Pratico ma poco capiente anche il pozzetto sotto il bracciolo.

L’abitacolo ha un look funzionale e razionale, con assemblaggi promossi

Come va e quanto consuma

Parola d’ordine: comodità. La C4 X ha questo obiettivo ben in mente e fa di tutto per fartelo capire, fin da quando ti siedi, perché i sedili sono davvero comodi e poco cedevoli, e la regolazione della seduta è facile da trovare. Non vi troverete mai però in “alto” come su un suv come triangolazione, ma comunque avrete sempre la sensazione di controllo dell’auto.

Questo grazie anche all’ottima visuale, elemento chiave secondo me per dare fiducia a chi guida fin da subito. I montanti sono sottili, il parabrezza è ampio e i limiti della carrozzeria si percepiscono bene. Ma anche la visuale angolare e laterale è intuitiva, così come quella posteriore grazie al lunotto. Certo, visto anche il baule posteriore, per fare manovra ci si può aiutare con la camera posteriore, davvero di buona qualità.

Comoda e comfortevole alla guida, la Citroen C4X offre una guida spensierata

Auto comoda fa rima con il lavoro delle sospensioni e l’insonorizzazione. Parto da quest’ultima, ottima a andature cittadine, con qualche fruscio di troppo invece passati i 110 km/h all’altezza degli specchietti, punto dove effettivamente i vortici si fanno sentire.

Citroen però, storicamente è un’auto che ha quale punto forte il lavoro degli ammortizzatori, e chi ricorda la due cavalli, fa bene. Qui lo smorzamento è davvero molto buono, e anche il lavoro sui tamponi – in termini di durezza – si percepisce. Buche e sconnessioni non si avvertono, grazie anche alla spalla degli pneumatici.

Il risultato quindi è quello di una guida ovattata, sottolineato anche dal lavoro dello sterzo, decisamente demoltiplicato e con un comando volante con un punto morto molto evidente e davvero tanto, tanto leggero.

Anche meccanicamente la C4 X conferma la sua natura. Il motore è il puretech benzina da 130 cavalli abbinato all’eat8, un cambio automatico sequenziale che oramai conosciamo molto bene. In realtà proprio questo accoppiamento è conosciuto e funziona in maniera precisa. Le marce si snocciolano velocemente, e grazie al numero di rapporti, l’auto spinge in maniera fluida con il suo tre cilindri fin dai bassi e medi regimi.

E’ un’auto che, per il suo carattere, gira bene in città, ed è ottimale per trasferimenti fuoriporta, ma senza pensare di esagerare.

E questa considerazione vale per tutti e tre i driving mode – eco, normal e sport – visto che il cambiamento tra le tre modalità passa per l’erogazione della potenza e per il mantenimento di un rapporto in termini di strategia.

Quello che mi ha convinto meno, sempre in ottica di guida “placida”, è la risposta del pedale dell’acceleratore perché ha una corsa lunga – e fin qui ok – ma la sua risposta ha sempre un piccolo lag, un primissimo momento morto che non è da imputare alla sincronia tra motore e trasmissione, quanto proprio alla sua taratura. Peccato.

Discorso non troppo diverso per il pedale del freno che è leggermente spugnoso soprattutto nella prima fase. Eppure la C4 X frena bene e si arresta negli spazi giusti.

E’ un’auto quindi che, per il suo carattere, gira bene in città, ed è ottimale per trasferimenti fuoriporta, ma senza pensare di esagerare. Per la sua configurazione, anche delle sospensioni, non vuole le prestazioni. Quando si accelera il ritmo, tende al sottosterzo, con un posteriore che segue. Inoltre, il rollio diventa abbastanza marcato. Nulla di sconvolgente però, come detto all’inizio: parola d’ordine, comodità.

La Citroen C4 X si è rivelata piuttosto efficiente come consumi soprattutto in ambiente extraurbano, quando serve poco gas, si può sfruttare la coppia immediata dei rapporti e del motore tre cilindri.
Nel nostro percorso di prova, la francese ha stabilito 12,8 km al litro in città, dove le ripartenze hanno influito non poco, ben 20,5 km litro in ambiente extraurbano, quindi su statali di media velocità, e 14,4 km litro in autostrada a 130 km/h.

Versione provata
Motore 1.2 Puretech Benzina
Potenza 130 CV
Coppia 230 Nm
Cambio Automatico a 8 marce
Trazione Anteriore

Prezzi e concorrenti

Il prezzo di partenza della C4 X è pari a 25.300 euro. Si tratta della versione Puretech 100 start e stop con allestimento feel. Si passa poi al feel pack, poi all’allestimento Shine – oggetto della prova – e shine pack. Questi tre hanno la motorizzazione 130 start e stop. Si parte da 29,300 fino a 32.800. La versione in prova costa 31.300.

Se però volete rivolgervi al diesel c’è il bluehdi 130 start e stop. Prezzi da 30.800 a 34.300.

Se volete cambiare poi interamente realtà, c’è anche la versione elettrico con 100 kW di potenza. da 38.300 a 41.300.

BMW M3 Touring, il dettaglio del cerchio da 19″

La citroen C4 X è un crossover con terzo volume da berlina, linea da coupè e altezza da suv, con una lunghezza di 4 metri e 60. La rivale più vicina è la Renault Arkana con quelle proporzioni da suv e la coda da coupè.

E se volete rimanere sempre nei confini francesi ma guardando al segmento D con più decisione, c’è la Rafale, suv coupè di segmento D. E attenzione, entrambe possono essere anche ibride.
Ibride come la toyota C-HR, altra rivale da prendere in considerazione.

Se invece volete tornare all’interno dei confini francesi, date uno sguardo alla cugina Peugeot 408, anche se con qualche centimetro in più sulla coda. Se poi cercate SUV più “tradizionali”, guardate anche la Ford Kuga o la Mazda CX-5 anche se costano qualche migliaio d’euro in più.

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