C’era una volta la monovolume: così la nuova Renault Espace diventata Suv torna a sedurre
Dunque ci mettiamo alla guida di un Suv di segmento D con una lunghezza di 4,72 metri, 14 centimetri di lunghezza in meno e 214 chili in meno rispetto all’Espace quinta generazione che già nel 2015 ci aveva fatto capire come sarebbe andata a finire. Il responsabile del design Renault di allora Laurens van den Acker (oggi nel board di direzione del marchio) aveva dato nuove linee più svelte e meno consone alla forma monovolume.
Oggi la trasformazione è stata completata nello stile e poi nella motorizzazione: la nuova Espace E-Tech – prezzi da 43.700 a 48.550 euro, tre allestimenti e prime consegne a ottobre – ha un solo propulsore elettrificato dai parchi consumi e basse emissioni dichiarate (4,6 litri di benzina ogni 100 chilometri e 104 grammi per chilometro di CO2). Si tratta di un sistema full hybrid da 200 cavalli, frutto dell’accoppiamento di un tre cilindri turbo benzina 1200 da 130 cavalli con un motore elettrico principale da 50 kW (70 Cv) alimentato da una batteria agli ioni di litio da 2 kWh/400V, più un motore elettrico secondario da 25 Cv che fa da starter per l’avviamento del motore termico e per il cambio marce.
Di serie su tutta la gamma sono i sette posti, con i due della terza fila ripiegati nel pianale nell’uso quotidiano a cinque ma pronti facilmente quando ci sono nonni, amici, figli e amici dei figli al seguito. Espace ha un nome da onorare e per questo cambia forma senza buttare via i punti di forza della monovolume precedente: la praticità – che va dai sette posti a disposizione ai vani portaoggetti arrivati a una capienza di 39 litri – fino al bagagliaio, punto cruciale per un’auto da famiglia.
La seconda fila di sedili, suddivisa secondo modalità 60/40, si può spostare longitudinalmente per 26 centimetri, determinando una capienza variabile: 159 litri se si va in sette, 477 litri se si viaggia in cinque, 677 litri ancora se si è in cinque ma si sposta in avanti la seconda fila di sedili per caricare qualche cosa in più. Per sedersi in terza fila, al solito su questo tipo di proposta bisogna essere agili come gatti e infilarsi senza fare troppo storie, pena essere lasciati a piedi.
Meglio stare a bordo: l’abitacolo è accogliente e ben rifinito, sulla plancia il sistema multimediale Open R Link è integrato con il cruscotto in un pezzo unico, con schermo al centro in posizione verticale. C’è di tutto, a partire da Google più app come Amazon Music o proprie di Renault per i suoi clienti come Song Pop, musica e quiz per intrattenere ragazzini in viaggio. Dovessero avere nostalgia per quanto lasciato a casa.