Da Fordlandia a Snailbrook, ora è il ceo di Tesla a progettare una sua cittadella. Intanto le Giga press rivoluzionano ancora la produzione delle auto
Da Fordlandia a Snailbrook, dalla catena di montaggio alle Giga press (e non solo). Sono sempre di più le somiglianze tra Henry Ford ed Elon Musk, due grandi imprenditori che, ognuno a proprio modo, hanno legato o stanno legando i loro nomi ai libri di storia dell’auto.
L’ultimo punto in comune è l’idea di creare una città riservata esclusivamente ai dipendenti delle rispettive aziende. Per quelli di Tesla, SpaceX e The Boring Company si chiamerà Snailbrook (come la mascotte della stessa The Boring Company) e sorgerà nella contea di Bastrop, lungo il fiume Colorado e vicino a Giga Austin, in Texas.
Benvenuti a Snailbrook
Tesla Giga Texas vista dall’alto
Secondo però le leggi texane, servirebbero almeno 201 residenti perché una città possa considerarsi tale. In pratica, due persone per abitazione (più un’altra). Un’impresa tutt’altro che impossibile per uno come Elon Musk. Non lontano da Snailbrook potrebbe sorgere anche un complesso privato dello stesso ceo.
Il sogno tramontato
Ma il piano fallì per una serie di motivi: dalle condizioni naturali del sito alle ribellioni dei dipendenti, passando per i pochi aiuti ricevuti dal Governo brasiliano. L’avvento della gomma sintetica, nel 1945, mise la pietra tombale sul tutto. Alla fine, Fordlandia portò a una perdita di 20 milioni di dollari.
Come rimane oggi di Fordlandia
Le Giga press come la catena di montaggio?
La speranza di Elon Musk è ovviamente quella di avere più fortuna. E, soprattutto, che le italiane Giga press bissino il successo della catena di montaggio, lo storico sistema nato nel 1923 dalla mente di Ford, con l’obiettivo (questa volta centrato) di ridurre i tempi di produzione delle auto.
Una scocca “stampata” da Volvo
Ma oggi le industrie funzionano diversamente. La robotica fa gran parte del lavoro e la tecnica della pressofusione si sta affacciando all’interno delle fabbriche, così da “stampare” buona parte delle scocche delle auto elettriche, a cominciare dalle Tesla.
I risultati finali sono un solo componente al posto di 70 e la riduzione di tempi e costi di produzione. Si parla addirittura di un 30-50% di ore in meno. Il modello sta già facendo scuola in Europa e Asia. Dopo la rivoluzione industriale targata Henry Ford, arriverà anche quella firmata Elon Musk?
Fonte: WSJ
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