Nella foto, il crash di Perez a Montecarlo
Nella giornata di lunedì 14 novembre, è emerso che la tensione tra i due piloti Red Bull risalirebbe al GP di Monaco, precisamente alla qualifica, quando Perez andò a sbattere al Portier, la curva che precede il tunnel. In quell’incidente, rimase coinvolto anche Carlos Sainz che sopraggiunse qualche istante dopo l’urto contro il rail del messicano, e la qualifica venne fermata. Verstappen che seguiva di poco la Ferrari dello spagnolo, fu costretto a fermarsi rinunciando al tentativo di conquistare la pole. Che andò a Charles Leclerc con Sainz secondo, poi Perez terzo e Verstappen quarto.
La gara di Montecarlo fu un susseguirsi di emozioni e di errori da parte del team Ferrari nel disegnare la strategia per Leclerc e la vittoria andò a Perez che concluse davanti a Sainz, Verstappen e il monegasco. E qui nasce la diatriba in casa Red Bull. Con quel successo, Perez si era portato a 15 punti dal compagno di squadra, dunque con buone possibilità per dare vita a un duello per la lotta iridata. Verstappen, a Monaco, ha subito pensato che Perez avesse volutamente commesso quell’errore al Portier per bloccare la qualifica. Di fatto, l’olandese sostiene che Checo abbia commesso una frode, il ché sarebbe un fatto molto grave a cui la F1 dovrà per forza effettuare una verifica.
Il secondo dubbio è: esistono le prove che riguardano la volontà di Perez di andare contro il rail a Monaco? Per altro, tracciato già sede di polemiche simili, come quando il ferrarista Michael Schumacher si girò volutamente alla Rascasse nella qualifica 2006 bloccando tutti in quanto era primo (ma scoperto, venne poi penalizzato), oppure Nico Rosberg che finì stranamente dritto al Mirabeau nel 2014 causando le bandiere gialle e rallentando il giro verso la pole di Lewis Hamilton, compagno di squadra in Mercedes, primo tempo che così rimase allo stesso Rosberg.
Perez ha sempre sostenuto di avere commesso un banale errore in quella qualifica di Montecarlo, cercando di accelerare prima del dovuto per prendere maggiore velocità nel tratto del tunnel. Ma gli è andata male, il posteriore della sua Red Bull gli è partito finendo contro il rail. A scatenare la polemica è stato Tom Coronel, 50enne storico pilota olandese del WTCR nonché della Dakar, molto vicino ai Verstappen, che avrebbe dichiarato a qualche media olandese la volontarietà di Perez in quell’incidente. Aggiungendo inoltre che Perez, scoperto da Helmut Marko il quale avrebbe attentamente osservato la telemetria, si sarebbe scusato con la squadra.
Ma, come detto sopra, per cancellare ogni dubbio è importante che la FIA rapidamente apra una inchiesta su questo presunto episodio di dolo. Di cui la F1 ha già dovuto fare i conti, oltre che per gli episodi del passato sopra citati, anche con il purtroppo famoso crashgate di Singapore 2008 quando la Renault, nelle persone di Flavio Briatore e Pat Symonds, convinse Nelson Piquet ad andare a muro per favorire l’intervento della safety-car e la conseguente vittoria del compagno di squadra Fernando Alonso.