Il mercato tutelato è giunto al termine, ma quale offerta conviene di più per ricaricare la propria vettura elettrica?
Dal primo luglio il mercato tutelato arriva finalmente a termine, dopo un lungo percorso di liberalizzazione del mercato energetico iniziato già agli inizi degli anni '90 (L. 9/1991). Ma cosa cambia per i possessori di vetture elettriche e, soprattutto, cosa conviene?
Gli attori del mercato dell’energia
Naviga su Automoto.it senza pubblicità
1 euro al mese
Il nostro sistema elettrico è suddiviso, generalmente, in cinque diverse aree, dove la trasmissione e il dispiaccimento dell'energia sono le uniche ad essere controllate da un'attività naturale di monopolio, in questo caso da TERNA. Inoltre, la liberalizzazione del mercato non ha comportato la libertà per gli operatori di agire senza controllo e, proprio per questa ragione, il legislatore (con L. 481/1995) ha previsto un “arbitro” del mercato, prima chiamato Autorità per l'Energia Elettrica ed il Gas e, dal primo gennaio 2018, ARERA (Autorità per Energia, Reti ed Ambiente).
L'Autorità regola il mercato attraverso atti e provvedimenti, sia su mandato governativo sia con i poteri conferiti dalla legge istitutiva, previa consultazione, e lo monitora con l'obiettivo di tutelare gli interessi dei consumatori, garantire la trasparenza e la chiarezza dei contratti di fornitura e promuovere la competizione e l'efficienza dei mercati. Ad esempio, tra le attività di ARERA, negli anni è stata implementata la “Bolletta 2.0”, che ha permesso quindi ai consumatori di consultare la bolletta in modo più chiaro e semplice.
Il mercato al dettaglio
Cosa succede a chi, alla fine del mercato tutelato, non ha ancora scelto un contratto di mercato libero?
Il cliente vulnerabile viene trasferito automaticamente nel servizio a tutele graduali, fornito da venditori selezionati tramite aste organizzate dall'Autorità, ognuno dei quali opera in una specifica area del territorio italiano (Regioni o gruppi di Regioni). Le condizioni contrattuali sono molto simili a quelle del mercato tutelato e il prezzo è regolato, composto dal PUN mensile e da una componente derivante dalle offerte dei venditori durante le aste.
Come scegliere la migliore offerta
Da luglio 2018, è disponibile un sito pubblico e indipendente, curato dall'Autorità, chiamato Portale Offerte Luce e Gas (delibera 51/2018/R/com), che permette di confrontare le offerte di luce e gas (qui il link). Il portale include tutte le offerte generalizzate per clienti domestici e non domestici e il confronto è basato sulla spesa annua stimata. Tuttavia, non offre la funzione di sottoscrivere un contratto, ma serve solo a ottenere informazioni, con l'obiettivo di ridurre i costi di ricerca per i consumatori. Invece, per consultare i consumi delle proprie utenze, è disponibile da luglio 2019 il sito “Consumi Energia” (curato sempre dall'Autorità), dove si può accedere tramite SPID o CIE ed è possibile consultare i consumi più aggiornati degli ultimi tre anni (qui il link).
Infine, per quanto riguarda i costi di ricarica di una vettura elettrica, i fornitori offrono un prezzo medio di circa 0,25 €/kWh se ricaricate la vostra vettura a casa e, confrontando con le tariffe delle colonnine pubbliche, il prezzo sale a circa 0,45 €/kWh con i vari abbonamenti. Ad esempio, nel caso in cui si ricarichi una vettura con una batteria da 50 kWh, il prezzo di una ricarica completa a casa può essere di circa 12,5 euro. Nelle colonnine pubbliche, invece, il costo sale a circa 22,5 euro, con la differenza che si può avere accesso all'alta potenza (DC).