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BMW Serie 7 2023: una lounge su quattro ruote

COS’È?

Questa è la i7 ed è la sesta auto puramente elettrica di BMW, anche se il suo aspetto non è diverso da quello della nuovissima Serie 7. Proprio così: a differenza di quanto accaduto con le varie Mercedes EQS o la Porsche Taycan, BMW ha deciso di non fare della sua limousine di lusso un modello a se stante: la i7 arriva sul mercato a braccetto con il resto della gamma della nuova Serie 7. Questa comprenderà una serie di propulsori, alcuni benzina e altri diesel, tutti con tecnologia mild-hybrid, e un ibrido plug-in, anche se non tutti sono disponibili in Italia. “È una Serie 7, indipendentemente dalla trasmissione”, sottolinea BMW.

IL SETTIMO SIGILLO

La nuova BMW Serie 7 è la settima generazione della top di gamma di Monaco. Questo modello ha debuttato nel 1977 offrendo da subito più sportività e maggiore dinamismo rispetto alla Classe S della Mercedes, piuttosto patriarcale e ingessata, e più modernità rispetto alla XJ della Jaguar, da abbinare a gin e sigari. Da allora ne sono state vendute quasi due milioni e le innovazioni si sono susseguite rapidamente.

bmw serie 7 2023: una lounge su quattro ruote

BMW Serie 7 2023 tre quarti posteriore

LA BMW SERIE 7 PUNTA AL TRONO

Ricordiamo che è stata la quarta generazione del 2001 a inaugurare l’era del design Bangle e a far debuttare l’i-Drive, un sistema che all’epoca appariva stracarico di funzioni. Tuttavia, l’opinione comune è che la Mercedes Classe S abbia sempre avuto il vantaggio di essere la presunta “migliore auto del mondo”, il che probabilmente è piuttosto seccante. Si ha l’impressione che BMW abbia riversato tutto ciò che sa nella nuova auto nel tentativo di avere finalmente e definitivamente la meglio sul vecchio nemico. Le regole sono cambiate, però, e l’elettrica i7 è al centro della scena. Parallelamente BMW ridisegna l’esperienza di viaggio su un’auto di lusso attorno al benessere a bordo, promettendo un’esperienza digitale best-in-class grazie al nuovo software OS8 e una sostenibilità senza pari. Tra l’altro c’è pure un enorme schermo televisivo panoramico (“theatre”) da 31,3 pollici che scende dal tetto per i passeggeri dei sedili posteriori. Chi lo vede resta a bocca aperta. Chissà, un’auto del genere potrebbe essere bella anche da guidare…

DITECI CHE È PIÙ BELLA IN CARNE E OSSA…

Non c’è dubbio che con la Serie 7 BMW abbia scelto di seguire una nuova filosofia di design molto sfidante. Alcuni critici – cioè praticamente tutto il popolo di Internet – sembrano ritenere che la nuova Serie 7 sia un’ulteriore prova del fatto che BMW abbia perso il senno (molti sono anche meno diplomatici e più espliciti). In movimento, però, le scelte stilistiche funzionano. No, davvero. In bianco, con tutte le parti lucide in nero laccato, o completamente, ehm, annerita con una vernice opaca, è moderna e decisamente, inequivocabilmente diversa. L’M Sport Package Pro aiuta, aggiungendo cerchi in lega da 21 pollici e freni più grandi (i cerchi da 19 pollici sono di serie ma hanno un’aria gracilina). Pensate che le nuove auto siano tutte uguali? Non è così.

bmw serie 7 2023: una lounge su quattro ruote

BMW Serie 7 2023 doppio rene

UN VOLTO NUOVO

L’enorme griglia della Serie 7 si illumina di notte e i fari superiori sono il punto focale, con l’opzione del cristallo Swarovski “iconic glow”. Questo muso è davvero inequivocabile. I fari anabbaglianti e abbaglianti sono incassati nella grembiulatura anteriore; i LED adattivi sono di serie. La nuova Serie 7 potrebbe illuminare un concerto dei Coldplay. Stranamente, non sono i fari sdoppiati e il frontale che pare a mattoni a darci fastidio. Quello che va meno giù è il posteriore, dove la nuova Serie 7 perde il coraggio delle sue convinzioni e diventa stranamente anonima e banalotta. Il che è buffo, visto il clamore che la serie E65 del 2001 suscitò ai tempi.

IPSE DIXIT

Ad ogni modo, abbiamo avuto la possibilità di chiedere al CEO di BMW Oliver Zipse – l’uomo che in ultima analisi firma tutto – cosa stia succedendo. “Se si vuole cambiare il design, qualsiasi passo verso il futuro che sia percepito come nuovo sarà automaticamente controverso”, afferma. “Non esiste un design orientato al futuro senza polemiche. Vogliamo che si apra una discussione su ciò che stiamo facendo. Vogliamo la polemica. Se non c’è, allora vuol dire che abbiamo imboccato una via troppo facile. Certo, bisogna essere coerenti, non si può semplicemente lasciar volare la fantasia. E poi, dalla polemica si ottiene il coinvolgimento. Digitalizzatela, elettrificatela, rendetela un po’ più grande. Questa è l’indicazione”.

BEH, QUESTA È LA SUA RISPOSTA

Un’ultima osservazione: nonostante sia più grande in ogni dimensione e dall’aspetto massiccio, la nuova Serie 7 a passo lungo è anche molto efficiente dal punto di vista aerodinamico. Si tratta di un aspetto fondamentale nel mondo dei veicoli elettrici, in cui una linea filante equivale all’efficienza: il coefficiente di resistenza aerodinamica dell’i7 è di appena 0,24. All’inizio degli anni Ottanta l’aerodinamica era un tema importante nella progettazione delle auto. Ebbene, sta accadendo di nuovo, e tutto ciò sta facendo uno strano effetto sul modo in cui le auto appaiono.

bmw serie 7 2023: una lounge su quattro ruote

BMW Serie 7 2023 vista laterale

CHIARO. COS’ALTRO C’È DI NUOVO?

Praticamente tutto. BMW afferma che la nuova Serie 7 è stata “progettata da zero per fasce di clientela particolarmente esigenti in un mercato globalizzato”. Ha una maggiore rigidezza della carrozzeria, carreggiate più ampie ed è nel complesso più grande e più personale. Utilizza una nuova architettura in acciaio e alluminio, progettata fin dall’inizio in maniera flessibile per accogliere tre diversi tipi di trazione. In questa sede ci concentreremo sulla i7. La xDrive60 dispone di una potenza combinata di 544 CV erogata da due motori elettrici, il cui hardware è molto simile a quello dell’eccellente SUV iX. Il motore anteriore eroga 259 CV, quello posteriore 312 CV, con una coppia totale di 744 Nm. E no, i conti non tornano: “La potenza di sistema dipende da tutti i componenti del gruppo propulsore elettrico e non può essere semplicemente una somma aritmentica”, afferma BMW. Il tempo dichiarato da 0 a 100 km orari è di 4,7 secondi e la velocità massima della i7 è limitata a 240 km orari.

EVOLUZIONE DELLA SPECIE

I progressi in termini di evoluzione dei propulsori sono costanti e ora siamo arrivati alla quinta generazione del sistema elettrico di BMW. Le unità motrici sono compatte e accuratamente integrate, e BMW afferma che il software di ricarica è stato già migliorato rispetto alle pur recenti i4 berlina e iX. La temperatura della batteria è ora controllata in modo ancora più preciso, per una maggiore efficienza e una curva di carica più omogenea. Anche il raffreddamento della batteria è stato ottimizzato ed è possibile memorizzare impostazioni di ricarica personalizzate per punti di ricarica specifici. È inoltre possibile preriscaldare manualmente la batteria quando ci si reca a una stazione di ricarica rapida. Inoltre, poiché il motore è sincrono a eccitazione elettrica e non a magneti permanenti fissi, BMW afferma di aver eliminato la necessità di metalli di terre rare nel rotore.

SLIM FIT

Il pacco batterie agli ioni di litio fornisce 101,7 kWh di energia utilizzabile e, con un’altezza delle celle di soli 110 mm, si trova comodamente sotto il pavimento. BMW dichiara un’efficienza compresa tra 5 e 5,3 km/kWh e un’autonomia fino a 625 miglia con una carica completa. L’azienda ha anche lavorato duramente per uniformare la resa negli scenari di autonomia migliori e peggiori. In base alla nostra esperienza con l’iX, diremmo che i veicoli elettrici di BMW sono i più accurati quando si tratta di informazioni sull’autonomia e fanno effettivamente i numeri dichiarati. Si tratta di un bel punto di forza. Trovando un caricatore rapido da 195 kW, BMW dichiara che è possibile aggiungere 170 km in circa 10 minuti. Questo è il tipo di incremento di energia a metà viaggio che conta nel mondo reale.

CAMBIAMENTO DI PROSPETTIVA

La Cina sarà il suo mercato principale e i proprietari – per il 95% uomini – hanno un’età media stimata di 38 anni, contro i 56 degli Stati Uniti e i 57 dell’Europa. È chiaro che i dati demografici sono cambiati nel corso degli anni. Tenetelo a mente anche quando guardate la nuova auto.

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