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BMW Serie 5 – I classici non tramontano: doppia anima per la nuova generazione

bmw serie 5 – i classici non tramontano: doppia anima per la nuova generazione

BMW Serie 5 – I classici non tramontano: doppia anima per la nuova generazione

Ci sono modelli che vengono sopraffatti dalle trasformazioni del mondo dell’auto e altri che, adattandosi, conservano il proprio posto: la BMW Serie 5 appartiene alla seconda specie. Dall’alto delle sue 50 primavere (compiute proprio quest’anno), la berlina tedesca non è soltanto la più longeva del listino bavarese, ma anche un’arzilla vecchietta capace prima di resistere al boom delle Suv e poi di interpretare alla perfezione la fase di transizione energetica in corso. Sdoppiando, come ha già fatto la sorella maggiore Serie 7, le proprie anime: una ancorata alla tradizione (e quindi all’endotermico) e l’altra con tanto di identità autonoma nella denominazione – proiettata nel futuro elettrico.

Ieri. Cosa rappresenti la Serie 5 per la BMW, lo dice la storia sin da quando, nel 1972, la prima serie ha esordito per sfidare la Mercedes W114-115 e far compiere alla Casa di Monaco un salto di qualità in termini di blasone e contenuti. E non è un caso che a dare l’imprimatur finale allo stile della E12 (nome in codice della prima Serie 5) sia stato Paul Bracq, ex designer della Stella. Incarnazione, da sempre, della forma più istituzionale delle BMW con licenza sportiva per le derivazioni appositamente sviluppate dalla divisione Motorsport, caratterizzate dalla lettera M la cinque si è evoluta nel corso di sette generazioni senza mai tradire la propria missione. Un cammino lineare contrassegnato da alcune pietre miliari. Nel 1984 (seconda serie), la prima M5, equipaggiata da un 3.5 litri da 286 cavalli (245 km/h di punta massima e uno 0-100 km/h da 6,5 secondi). Nei primi anni 90 (terza generazione), l’arrivo delle varianti integrali (contraddistinte dalla lettera X) a fianco delle classiche a trazione posteriore, e di quelle station wagon (denominate Touring) ad accompagnare le Serie 5 con carrozzeria berlina. Tra la fine degli anni 90 e i primi del nuovo millennio, la quarta generazione, che ha inaugurato un design dalle linee più morbide. Quest’ultime le prime tracciate da Chris Bangle, che ha poi supervisionato anche il progetto quinta serie, a cui ha lavorato il compianto designer italiano Davide Arcangeli: uno stile di rottura e perciò molto discusso abbinato a innesti tecnologici destinati a lasciare il segno, come l’iDrive e, sul fronte della dinamica, lo sterzo attivo. Nella serie E60, la M5 è stata equipaggiata addirittura con un V10 di alluminio da oltre 500 CV di derivazione F.1. Gli eccessi della quinta generazione sono stati sfumati dalla sesta Serie 5 (2010), firmata Adrian van Hooydonk: un’auto più rassicurante nello stile e declinata anche nell’inedita variante GT, che intendeva coniugare (non senza qualche riserva sull’armonia stilistica) la sportività di una coupé a quattro porte con la praticità di una wagon. Sempre nel corso della sesta generazione è arrivata la prima Serie 5 elettrificata, la Acrive Hybrid 5, dotata di un sistema full hybrid da 350 CV. A partire dal 2017 è giunta sul mercato la settima generazione: una vettura che, in perfetta continuità con le sue progenitrici, ha evoluto, senza stravolgere, la formula della berlina di rappresentanza dell’Elica, rinnovando però la base telaistica e alzando il livello di tecnologia su tutti i fronti (dall’infotainment con comandi gestuali alle quattro ruote sterzanti). Ed è stata anche la generazione delle prime versioni ibride plug-in.

Oggi. Al settimo capitolo appartiene anche la Serie 5 attuale, figlia di un restyling risalente al 2020 i cui connotati principali, oltre al facelift e all’aggiornamento dell’infotainment con un nuovo sistema operativo, risiedono in una gamma motori dal crescente tasso di ibridizzazione. Il listino odierno è completamente elettrificato, ad eccezione delle M550i e della M5 Competition che sono spinte da un V8 liscio, in configurazione, rispettivamente, da 530 e 625 cavalli. Il resto dell’offerta spazia tra motorizzazioni mild hybrid a gasolio o a benzina, con unità da quattro o sei cilindri in linea. A queste, ovviamente, si aggiungono le Serie 5 plug-in: due varianti, la 530e (a trazione posteriore o integrale) e la 545e, con powertrain da 292 e 394 cavalli.

Domani. E così ci si avvia verso la prossima Serie 5, che è ormai dietro l’angolo e che sarà l’anello di congiunzione tra il vecchio e nuovo mondo BMW. La presentazione è infatti attesa nel 2023 e la produzione dovrebbe iniziare nello stabilimento di Dingolfing a partire dalla prossima estate, sia per le versioni endotermiche elettrificate sia per l’elettrica pura, denominata i5. Quanto alle dimensioni, la tedesca dovrebbe crescere ulteriormente di taglia, per arrivare a cinque metri pieni di lunghezza, con un possibile aumento anche dell’interasse (oggi di 2,98 metri). Ancora proposta nella doppia variante berlina e station wagon, nascerà su una base evoluta della piattaforma Clar (quella dell’attuale Serie 5), all’insegna di un approccio multienergia che verrà mantenuto almeno fino all’arrivo della Neue Klasse, la nuova piattaforma nativa elettrica, attesa per il 2025. La futura cinque dovrebbe restare, nel complesso, piuttosto fedele al design e alle proporzioni del modello attuale. Nelle nostre ricostruzioni grafiche, che vedete qui sopra, l’abbiamo immaginata con un frontale dal doppio rene leggermente ridimensionato e dallo sviluppo più orizzontale rispetto a quello della Serie 7. Ci aspettiamo anche gruppi ottici con tecnologia Laserlight più sottili, al pari delle luci di coda. Nell’abitacolo, invece, tanto lusso e un alto tasso di digitalizzazione, con il display curvo che andrà a sostituire la plancia classica, il sistema operativo di ottava generazione e la connettività 5G. Quanto alle motorizzazioni, le endotermiche a quattro o sei cilindri, sia benzina sia diesel, saranno tutte elettrificate: o da sistemi mild hybrid a 48 Volt o da versioni plug-in con autonomia in elettrico ampliata (nell’ordine almeno degli 80 km). Una soluzione, quest’ultima, da non escludere anche per la M5, al cui V8 (rivisitato) potrebbe essere affiancato un motore elettrico e una batteria ad alte prestazioni. Poi, come già anticipato, ci sarà la i5, ossia la Serie 5 full electric. Proposta inizialmente solo con carrozzeria berlina, sarà caratterizzata da alcune differenziazioni estetiche rispetto alle sorelle termiche, a partire dai tipici dettagli blu elettrico. E avrà una gamma presumibilemnte composta da varianti a trazione posteriore o integrale, con potenze da circa 350 a oltre 500 cavalli.

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