Binotto, Ferrari: perché Leclerc appoggia l’arrivo di Vasseur
Il suo posto fa gola a molti, a cominciare da Fred Vasseur, il cui nome è circolato con forza. Non uno dei soliti rumors. Francese, 54 anni, l’attuale capo dell’Alfa-Sauber vanta una complessa rete di interessi e amicizie. Una su tutte: Carlos Tavares, a.d. di Stellantis, pare che Fred gli gestisca la collezione di auto d’epoca da corsa. Sarebbe stato lo stesso Vasseur a muoversi, dopo aver saputo che con l’arrivo dei tedeschi di Audi nella proprietà della Sauber(nel 2026) non avrebbe mantenuto il ruolo di adesso. Tavares avrebbe comunicato a John Elkann — che da tempo insieme all’ad Benedetto Vigna si occupa delle selezioni per il dopo Binotto— la disponibilità di Vasseur. Da subito, già a gennaio.
Se fosse soltanto così saremmo all’autocandidatura, in realtà c’è molto di più. Perché nella Ferrari c’è una corrente che ha spinto, e che spinge ancora, per accogliere Vasseur. Uomo capace di intrecciare relazioni traversali: vicino al boss della Mercedes Toto Wolff, proprietario di team in F2 e F3, di aziende come la Spark che produce telai in monofornitura per la Formula E. Ex socio di Nicolas Todt, manager di Leclerc, con il quale si separò non proprio pacificamente. Vasseur ha fatto debuttare Charles in F1, nel 2018, e il loro rapporto resta ottimo.
L’insofferenza di Charles per la gestione di Binotto è palese, se si ritroveranno ancora insieme nel 2023 che rapporto sarebbe? Ad Abu Dhabi il monegasco e la Ferrari si giocano il secondo posto nei piloti e nei costruttori. Due traguardi che, se mancati, riapriranno il tormentone sul team principal, magri comunque in una stagione partita per lottare per il Mondiale e conclusa con un’involuzione rispetto alle quattro vittorie dell’inizio.
E poi un conto è smentire, un altro utilizzare una comunicazione ufficiale, in un momento delicato, per dare fiducia in via definitiva. Forse il nome di Vasseur si è «bruciato», ma altri restano nel mazzo. Binotto resiste, convinto di vincere un giorno con la Ferrari, il sogno di una vita. Se davvero si volesse andare avanti con lui, basterebbe una presa di posizione netta, uscire dall’ambiguità. Una volta per tutte. Altrimenti è meglio cambiare subito.