La Ferrari non ha bisogno di acquisire altri produttori di supercar. Parlando all'Italy Capital Markets Forum di Bloomberg, l'amministratore delegato del Cavallino Rampante, Benedetto Vigna, ha chiuso la porta all'idea sollevata da alcuni analisti che l'azienda possa decidere di acquisire un costruttore di supercar rivale. Per Vigna, una mossa del genere avrebbe poco senso per la Ferrari.
Non credo abbia senso per noi acquistare altri produttori di supercar. Quando si parla di lusso, la chiave è mantenere il DNA delle società.
Per l'amministratore delegato della Ferrari è piuttosto importante ampliare le competenze tecnologiche ma questo si può fare attraverso partnership.
Per noi è importante lavorare per arricchire il portafoglio tecnologico, e ci sono diversi modi per farlo: portando dentro le competenze, o con partnership. Ferrari è un’azienda di alto lusso, in cui la tecnologia gioca un ruolo importante.
Vigna ha pure affermato durante l'intervista che non si aspetta di vedere diminuire i margini con l'arrivo dei nuovi modelli elettrici. Entro il 2026, l'offerta delle vetture sarà per il 40% legata a modelli endotermici e per il 60% ad auto ibride ed elettriche. Entro il 2030, invece, si punta ad un'offerta composta per il 20% da veicoli endotermici, per il 40% da quelli ibridi e per il 40% da quelli elettrici.
Le competizioni sportive sono state, sono e saranno nel DNA di Ferrari e sono un settore su cui continueremo ad investire, perché vediamo molte tecnologie che passano dalle gare alla strada.