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Autovelox News: notizie, curiosità, assurdità e sentenze

autovelox news: notizie, curiosità, assurdità e sentenze

Autovelox News: notizie, curiosità, assurdità e sentenze

Milano rispunta sulle pagine dei giornali a causa delle multe – questa volta – non pagate. Ebbene sì, perché se da una parte il comune di Milano ha una medaglia doro per quanto riguarda le sanzioni, parrebbe che gli automobilisti abbiano il vizietto di non pagare le sanzioni comminate.

È questo il dato che salta fuori dai conti del Comune da cui mancano all’appello la bellezza di 380 milioni di sanzioni non riscosse tra il 2019 e il primo semestre del 20220: all’appello mancano 148,5 milioni del 2019, 75,2 del 2020, 91,9 del 2021 e 63,6 da gennaio a giugno di quest’anno.

A girare il dito nella piaga ci ha pensato Silvia Sardone, eurodeputata e consigliere comunale della Lega con parole al vetriolo: «La crociata anti auto dell’amministrazione finto-ambientalista, però, si ritorce contro gli stessi artefici. Sia chiaro: le regole vanno rispettate e le multe pagate – continua la consigliera della Lega – però il Comune cominci a farsi due domande su questi numeri in modo da capire quanto sia dannoso vessare indiscriminatamente gli automobilisti. Non possiamo far altro che constatare come il mancato incasso di tutti questi soldi sia un danno, visto che gli introiti da multe dovrebbero essere impiegati per migliorare la sicurezza stradale e per fare manutenzione. Invece a ogni pioggerella spuntano crateri e voragini sull’asfalto».

A risponderle ci ha pensato l’assessore alla Polizia locale di Palazzo Marino Marco Granelli: «L’obiettivo dell’amministrazione è effettuare sanzioni al fine di correggere i comportamenti errati e contrari al Codice della Strada che spesso comportano problemi di sicurezza stradale. A tal fine il Comune agisce primariamente attraverso la Polizia Locale e l’ausilio degli Ausiliari della sosta secondo quanto previsto dalla Legge».

Sicuramente la situazione è grave e il clima delle elezioni regionali inizia a farsi sentire con forza. Vedremo come andrà a finire.

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Anche da Como arrivano notizie relative agli autovelox, più nello specifico arrivano dalla Via Napoleona, quella da cui pasa gran parte del traffico in entrata e in uscita dalla città. È lo stesso sindaco, Alessandro Rapinese, titolare delle deleghe alla Sicurezza e alla Polizia Locale, che ha lanciato l’idea di una postazione fissa, pur conscio delle difficoltà tecniche che comporterebbe.

Ma poco importa dato che, a quanto pare, quasi nessuno rispetti il limite dei 50 km/h, nonostante il traffico che i circa 30.000 passaggi giornalieri comporta. L’idea potrebbe ricalcare un po’ quella del cavalcavia del Ghisallo a Milano. Lì, dopo aver mietuto un numero indefinito di vittime – quantomeno a livello di punti della patente persi – gli automobilisti hanno cominciato ad approcciarsi al cavalcavia con una velocità meno sostenuta. La formula, effettivamente, ha funzionato.

A Como, fa sapere il sindaco, l’iter è già partito ed è stato richiesto alla Prefettura un parere riguardo la fattibilità.

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Chiaramente Firenze non poteva rimanere senza far parlare di sé troppo a lungo ed ecco che torna agli onori della cronaca per i suoi nuovi autovelox. Pare che dagli 81mila verbali del 2021, si sia passati ai quasi 400mila dei primi otto mesi del 2022.

Un numero elevatissimo che, però, nasconde diverse sorprese. Il consigliere comunale di Forza Italia a Palazzo Vecchio, Mario Razzanelli, si è preso la briga di studiarsi i dati che si celano dietro alle contravvenzioni e ha scoperto qualcosa di rilevante. Se prima le sanzioni, registrate con i vecchi apparati, rilevavano in maggioranza velocità in eccesso comprese tra i 10 e i 40 km/h, adesso la stragrande maggioranza delle multe viene data a persone che viaggiano a una velocità entro i 10km/h del limite.

Ciò si traduce, chiaramente, in multe meno salate e meno punti persi dagli automobilisti ma è interessante capire la ragionerà di questo cambiamento. I nuovi velocar “beccano” i trasgressori registrando la velocità all’interno di un percorso di 30 metri, mentre quelli di vecchia generazione riuscivano solo a registrare la velocità istantanea. Una bella differenza visto che, con ogni probabilità, gli automobilisti che rallentano solo in prossimità delle videocamere, a differenza del passato, non sono più al sicuro.

«I dati confermano quello che dicevamo noi da tempo: il 70% delle contravvenzioni vengono elevate entro i 10 km/h di sforamento del limite di velocitГ  – ha voluto sottolineare il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana,В Marco Stella -. Il che significa che queste multe non servono per fare prevenzione, ma per fare cassa. Delle quasi 400 mila multe elevate al 31 agosto (396.699 per l’esattezza) ben 281.517 hanno riguardato violazioni entro i 10 km/h, per un totale di 14.075.850 euro, se consideriamo un importo medio della contravvenzione di 50 euro. In tutto il 2021 le multe totali erano state 81.115, di cui oltre 36mila per violazioni entro i 10 km/h: otto volte in meno rispetto al 2022, senza contare che i dati sull’anno in corso arrivano solo al 31 agosto. L’unica cosa sensata che Palazzo Vecchio dovrebbe fare è innalzare a 60 km/h il limite di velocità. Firenze – conclude Stella – non può continuare ad essere un multificio, e chiediamo che venga fatta la moratoria per le multe ‘seriali’ prese da un singolo cittadino nello stesso tratto di strada. Siamo, tra l’altro, in un periodo di grave crisi economica, ci sono persone che non sanno come fare a pagare le contravvenzioni prese. Questa è una battaglia di libertà, e noi continuiamo a combatterla”.

Non sarà facile mettere la parola fine a questa querelle e, con ogni probabilità, si aggiungerà un altro capitolo a questa infinita discussione.

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Ischia sull’orlo della guerra civile? Parrebbe di sì e la causa sono proprio gli autovelox. Una fazione degli abitanti dell’isola, decisamente contrariata dall’installazione dei nuovi apparecchi, ha addirittura lanciato una petizione su Change.org per chiederne la rimozione. All’interno della pagina dedicata alla raccolta firme si parla di gravi violazioni legate alla mancanza della corretta segnaletica e molto altro, ma non mancano invece gli isolani nettamente a favore dei sistemi rilevazione della velocità.

A guidare il gruppo degli ischitani favorevoli c’è una madre che ha perso il figlio in un incidente stradale, convinta che la petizione sia volta a legittimare comportamenti scorretti al volante ed è difficile non condividere il suo pensiero anche perché è ormai noto che l’Isola è stata protagonista di svariati incidenti gravi negli anni passati.

Insomma, come scriviamo spesso, sicuramente ricevere una multa non è una gioia ma, al netto di quelle volte in cui sono gli apparecchi a non essere dalla parte della ragione per questioni di omologazione, l’unica soluzione è quella di rispettare i limiti, contribuendo a rendere le strade un luogo più sicuro per tutti.

In collaborazione con Automoto.it

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