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Autostrade infernali: c'è un cantiere per lavori ogni 12 Km

autostrade infernali: c'è un cantiere per lavori ogni 12 km

Un cantiere ogni 12 km. Nel 2021 la media era di un cantiere ogni 18 km. A due anni di distanza dall’ultima verifica, un’indagine di Altroconsumo ha monitorato lo stato di salute della rete autostradale italiana. Constatando che non è affatto migliorato, anzi. Se nel 2021 su un totale di circa 1500 km percorsi l’associazione di consumatori afferma di aver incontrato 80 cantieri per lavori, ad aprile di quest’anno il numero è salito a 117. Più che un viaggio su strade ad alta percorrenza, un percorso ad ostacoli fatto di cambi di carreggiata e riduzione di corsie. A preoccupare di più è lo stato della corsia di emergenza. Durate il tragitto, Altroconsumo ha incontrato lunghi tratti in cui questa era chiusa a causa di lavori: per un totale di 120 km di corsia di emergenza inaccessibile. In altri neanche c’era, o le piazzole per la sosta erano inagibili. Una situazione drammatica se si pensa che, ogni volta che questa corsia manca, aumentano le probabilità di trovarsi davanti a un veicolo fermo in carreggiata e in caso di code i mezzi di soccorso non possono raggiungere chi ha bisogno.

L’indagine è stata fatta partendo da Milano il 3 aprile scorso, alcuni giorni prima delle vacanze di Pasqua. L’itinerario ha toccato 9 diverse autostrade per un totale di circa 1500 km partendo dalla Tangenziale Est per uscire da Milano, verso la A1 in direzione di Bologna. Proseguendo verso sud è stta percorsa la A14 nel tratto tra Bologna e Pescara. Da qui Pescara in direzione di Roma attraversando la A24 e la A25. E poi di nuovo verso nord, per Firenze, passando di nuovo per la A1 per poi incontrare la A11 e la A12 fino a La Spezia. L’ultima tratta autostradale percorsa è stata la A7 Genova-Milano.

Lungo questo percorso, Altroconsumo riporta di aver incontrato in tutto 117 cantieri: “una gimcana fatta di continue interruzioni di corsie (da tre si passa a due o da due si passa a una), rallentamenti frequenti che diventano code di traffico intenso in periodi di ponti e vacanze, pericolosi passaggi nella carreggiata opposta che obbligano ad andare contro il senso di marcia, presenza di operai sulla strada. Per non parlare dello stato delle corsie di emergenza: ben 106 tratti tra quelli incontrati durante il nostro viaggio erano inagibili a causa di cantieri. Per 120 km è quindi impossibile fermarsi, senza intralciare il traffico, in caso di necessità. Una situazione generale decisamente peggiore rispetto al 2021, quando i cantieri incontrati lungo lo stesso itinerario di viaggio erano “solo” 80. In alcuni casi gli stessi tratti di autostrada sono risultati essere interessati da diversi cantieri per un arco temporale complessivamente maggiore di un anno”.

Le tratte peggiori. Su 1460 km di autostrada, 134 km erano interessati da cantieri: in pratica quasi il 10% del percorso effettuato.

“L’ultima parte del viaggio è stata quella che ci ha messo più in difficoltà. Il terzo giorno siamo partiti da La Spezia con destinazione Milano e abbiamo attraversato due autostrade: la A12 Viareggio-Genova verso nord e la A7 Genova-Milano. Undici i cantieri trovati lungo la prima tratta per un totale di circa 16 km. Qui si viaggia con un’unica corsia con salti di carreggiata per lunghi tratti anche all’interno delle gallerie e viadotti. La velocità massima a cui abbiamo viaggiato è stata di 60 km orari. L’ultimo tragitto, quello sulla la A7 da Genova a Milano, è stato il peggiore. Su 120 km circa 39 erano interessati da 19 cantieri (il 32% del totale). Resta una domanda: è giusto pagare pedaggi molto elevati e ritrovarsi a viaggiare così? Ecco perché Altroconsumo chiede ad Autostrade giustizia e il risarcimento di parte dei pedaggi pagati dagli automobilisti negli ultimi dieci anni, attraverso una class action nazionale.

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