Autobus perde carburante a Piazza Venezia a Roma, i vigili circoscrivono l’area con i monopattini
Ecco la sintesi perfetta di Roma, capitale d’Italia. Se riesci a sopravvivere qui, poi puoi vivere benissimo ovunque. Perché in questa città, bellissima e unica, è un po’ come partecipare a quei tremendi giochi che si vedono in televisione dove un poveraccio deve correre per raggiungere il traguardo mentre gli altri gli sparano contro di tutto per cercare di farlo cadere.
Così stamattina nella centralissima piazza Venezia, dove il sindaco dovrebbe farsi vanto del suo albero di Natale moderno e green illuminato con i pannelli fotovoltaici, succede tutto quello che non dovrebbe succedere. Un mix di inefficienza, degrado, sciatteria che si fa fatica a crederci.
La cronaca
Poi però un bus dell’Atac, uno di quelli che dovrebbe agevolare il trasporto cittadino, inizia a perdere carburante in quel tratto di piazza tra l’albero di Natale e la svolta per via Quattro Novembre. Una scia pericolosa che unita alla pioggia diventa una trappola per motorini, bicilette e pedoni. Così intervengono gli agenti. Con il loro immancabile nastro di plastica gialla. Quello che mettono per chiudere una strada per incidente, per circondare una buca, per segnalare un momentaneo divieto di sosta. Quello che mettono ovunque e che poi nessuno toglie al punto che gli angoli più belli di Roma sono intrappolati in questa ragnatela gialla. In via del Traforo c’è ancora quello usato la settimana scorsa per la visita del Papa a piazza Mignanelli, i semafori della Colombo ne sono ormai avvolti da strati e strati.
Ma gli agenti sotto la pioggia non sanno proprio dove legare questo nastro giallo per circondare la striscia di carburante nell’attesa dell’intervento di una squadra di pulizia. Non hanno transenne. Non hanno altro. Si guardano intorno e poi la “folgorazione”. Prendono tre di quei monopattini in sharing che vengono lasciati un po’ dovunque e li posizionano al centro della piazza e poi legano il nastro giallo ai manubri.
Una scena, se non ci fossero le fotografie, da non crederci. E, infatti, all’istante l’accrocco ruba la scena all’albero di Natale. Manca solo un cartello con scritto “Auguri”. Già a Roma ne abbiamo bisogno.