Auto

Auto, import/export in crescita in Italia

Il report Anfia relativo al 2022 testimonia come i Paesi UE continuino a rappresentare la principale macro-area di provenienza/destinazione dei nuovi veicoli

Auto, import/export in crescita in Italia

L’Italia continua a puntare sull’Europa per l’importazione e l’esportazione di nuovi autoveicoli, ma lo fa in misura differente. A sottolinearlo è il report Anfia relativo all’andamento del trade di autoveicoli e componenti nel nostro Paese per dicembre 2022 e più in generale per l’intero scorso anno: scendendo maggiormente nei dettagli del cumulato gennaio/dicembre 2022, l’import di veicoli ha avuto origine nel 91,3% dei casi da Paesi UE, mentre l’export verso questi stessi Paesi ha rappresentato il 61,4% del totale, lasciando quindi maggiore spazio a Stati Uniti (18,2%), Cina (5,4%) e Giappone (3,9%).

A prescindere dalla provenienza degli autoveicoli, in tutto il 2022 l’import di autoveicoli nuovi in valore verso l’Italia ha fatto segnare una crescita del 5,4% rispetto all’anno precedente. Un trend che però si è rivelato diametralmente opposto tra veicoli industriali e autovetture: il primo ha registrato un calo del 25,6%, mentre il secondo ha mostrato un segno positivo del 11,3%. Discorso simile per quello che riguarda l’export, nel suo complesso aumentato dell’11,3%: anche in questo caso le autovetture si sono rivelate protagoniste indiscusse con un +14,9%, in crescita anche i veicoli industriali seppur solo del 2,3%. A conti fatti, ad ogni modo, il saldo si è rivelato negativo superando i 9,49 miliardi di euro per le autovetture, mentre è stato positivo per i veicoli industriali di 1,75 miliardi di euro.

Mercato auto, a febbraio si vola ancora

Uno sguardo anche al segmento della componentistica, che nel 2022 ha visto registrare una crescita sia dell’import che dell’export, rispettivamente del 14,3% e 7,1%: il saldo positivo di 5,21 miliardi di euro si è rivelato in leggera decrescita rispetto ai 5,95 miliardi collezionati nel periodo gennaio-dicembre 2021. Anche in questo caso l’Europa si è distinta come provenienza e destinazione dei componenti, andando a rappresentare il 75,7% del valore dell’import e il 77,1% del valore dell’export: spazio poi all’Asia, da cui l’Italia importa il 17,6% di unità in valore, e al Nord America, che si conferma prima macro-area di destinazione dell’export con il 10,4% del totale.

FP | Andrea Trezza RIPRODUZIONE RISERVATA

TOP STORIES

Top List in the World