Auto elettrica, ecco dove è più conveniente. Italia ancora indietro sui costi di ricarica
Lo evidenzia uno studio di DriveElectric. Nell’ex colonia britannica passata sotto l’amministrazione giuridica cinese nel 1997, la spesa per percorrere 100 miglia (160 km) in elettrico è in media di 3,54 sterline contro le 32,46 sterline di una macchina con motore endotermico. DriveElectric ha esaminato le differenze dei prezzi di rifornimento tra ricariche elettriche e carburanti tradizionali in 25 paesi, evidenziando come Ungheria (risparmio del 758,62%), Norvegia (727,44%), Cina (700,42%) e Turchia (649,40%) siano le nazioni più virtuose in termini di vantaggi per il conducente Bev. Lo studio inizialmente pubblicato in Gran Bretagna – paese che secondo DriveElectric presenta una divario del 190,37% tra il costo medio di 20,63 sterline per coprire 100 miglia a benzina rispetto alle 7,10 sterline richieste da un veicolo elettrico – tiene conto delle variazioni dei prezzi avvenute tra il 2021 e il 2022.
In questa ricerca l’Italia compare solo nella classifica delle nazioni che hanno fatto segnare i maggiori incrementi nel costo delle ricariche elettriche. E con un rincaro del 46,8% il nostro paese è al decimo posto globale dietro a Svezia, Slovacchia, Lituania, Belgio, Spagna, Finlandia e Austria. Un po’ meglio è andata negli Stati Uniti e in Lettonia, Lussemburgo, Norvegia, Romania, Croazia, Germania e Danimarca, dove gli aumenti si sono attestati tra il 42,7% e 27,8%. I rincari più contenuti appartengono invece a Portogallo (+13,8%) ed Olanda (+10,1%). I Paesi Bassi si confermano dunque tra le nazioni più avanzate d’Europa sia per la convenienza economica, che in termini di qualità e diffusione delle infrastrutture di ricarica.