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"Aumento limiti di velocità in autostrada e ritiro della patente a vita": le proposte di Salvini

“Aumento limiti di velocità in autostrada e ritiro della patente a vita”: le proposte di Salvini

Il nuovo Codice della Strada potrebbe contenere importanti novità, innanzitutto sul piano della sicurezza per diminuire gli incidenti ed evitare le stragi che spesso accadono durante i fine settimana. Spicca fra i provvedimenti una revisione che riguarda l’aumento dei limiti di velocità in alcune autostrade italiane, soltanto a determinate condizioni: lo ha dichiarato il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, intervistato da Radio24.

Quali sono le ipotesi

“La stragrande maggioranza dei morti non sono più sulle autostrade ma sulle strade extraurbane, con il buonsenso si potrebbero aumentare (i limiti, ndr) in alcuni tratti e diminuire in altri, ci stiamo lavorando con i tecnici, non è una scelta politica”, ha spiegato il ministro, sottolineando che nel nostro Paese “ci sono tratte autostradali ampie, dove sul modello tedesco si può pensare anche di aumentare i limiti”. Salvini non ha specificato quali potrebbero essere i nuovi limiti, anche se l’ipotesi sul tavolo è di passare a 150 km/h. Come detto, però, affinché si possa applicare questo nuovo limite dovranno essere rispettate determinate condizioni: bisognerà trovarsi in tratti dotati di quattro corsie per senso di marcia (più quella d’emergenza) e dovrà esserci il sistema Tutor che rileva la velocità media. Sembrerebbe poter essere adottato anche in specifiche autostrade a tre corsie, purché rispettino i criteri di sicurezza, sui quali sono attualmente a lavoro i tecnici.

Il Messaggero ha provato a ipotizzare una mappa con i tratti autostradali candidati all’aumento di velocità: le quattro corsie sono presenti sull’A8 Milano-Varese nel tratto che va dall’intersezione con l’A9 fino alla barriera di Milano (circa 10 km), la A4 Milano est-Bergamo per circa 33 km e l’A1 nel tratto che va dall’allacciamento della A22 con la A14 per un totale di 70 km. Sono queste le autostrade a 4 corsie: per quelle a tre, invece, tra le maggiormente indiziate citiamo la A14 tra Faenza e Forlì (17,1 km), la A1 Milano-Napoli ma sul tratto tra Cassino e San Vittore e la A30 Caserta-Salerno con due tratti da 20 km. Ipotesi, al momento, che dovranno trovare conferma o meno da parte di tecnici e governo nelle prossime settimane.

L’allarme sugli incidenti

Pochi giorni prima, il vicepremier era intervenuto a Rtl 102.5 spiegando che le “stragi del weekend sono inaccettabili” e che per invertire la tendenza servono “educazione stradale, prevenzione e sanzione. Bisogna spiegare ai ragazzi di 16 anni quello che si rischia in auto”. Salvini spiega che non ci sarà più tolleranza per i guidatori in stato di ebbrezza o drogati ai quali saranno comminate pene severissime con il ritiro della patente a vita. A sottolineare quanto sia fondamentale il lavoro che il governo sta facendo sul Codice stradale ci sono i dati impietosi dell’Osservatorio Asaps-Sapidata, l’Associazione sostenitori della Polizia stradale, che in comunicato spiega che sono già morti 100 pedoni da inizio 2023 sulle strade italiane, “una strage senza fine, con un decesso ogni 17 ore”.

Interessato soprattutto il Lazio che conta 23 decessi di cui soltanto 13 a Roma; subito dietro Lombardia (12), Emilia-Romagna e Campania (10). Le vittime sono 71 uomini e 29 donne, 40 pedoni avevano più di 65 anni. “Cento pedoni morti nell’immediatezza dell’investimento, quindi poi saranno di più con i decessi successivi in ospedale – ha commentato il presidente Asaps, Giordano Biserni – Un numero veramente preoccupante, che richiede interventi strutturali e di deciso controllo”.

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