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Audi Q4

Prove

Audi Q4 e-tron (2021), perché comprarla elettrica e perché no

Convince lo stile, la facilità di guida e la potenza di questa versione 50. Peccato per qualche plastica rigida di troppo.

Il mercato dell’auto elettrica ha stravolto il modo di pensare l’automobile a 360°, per cercare di soddisfare quelli che sono bisogni e necessità figli di una nuova mobilità.

Audi ha cercato fin da subito di intraprendere questo cammino tra le zero emissioni cercando di trovare un giusto equilibrio, puntando ad amalgamare al meglio le peculiarità di una nuova architettura realizzata appositamente, con i capisaldi dinamici e stilistici che, nel corso degli anni, hanno decretato la fortuna dei Quattro Anelli.

La prima natìa puramente elettrica di Ingolstadt – dopo la e-tron figlia di una piattaforma condivisa – prende il nome di Q4 e-tron. Scopriamo insieme questa versione SUV 50 S-Line in questo nuovo appuntamento con il Perché Comprarla elettrica e perché no.

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Esterni ed Interni | Architettura, batteria e autonomia | Ricarica| Guida | Prezzi

Pregi e Difetti

Ci Piace Non Ci Piace
+Stile che piace -Ergonomia in parte migliorabile
+Tecnologia a bordo -Soglia del vano posteriore
+Facilità di guida  -Mantenitore di corsia invadente
+Potenza e coppia -Qualche plastica rigida di troppo 
   

Verdetto

8.3 / 10

Esterni ed interni

Lo stile è figlio della sua natura elettrica, ma ad Ingolstadt hanno voluto rimarcare il DNA Audi. Le proporzioni da Crossover delineano i volumi, ma sono i dettagli a rendere la Q4 e-tron aggressiva. La linea di cintura rimane filante ma al contempo imponente, con quel posteriore da SUV che si distanzia dalla sorella Sportback.

L’anteriore è massiccio, con questa calandra chiusa che straborda anche nella zona del paraurti. Qui, a margine, si trova l’oramai consueta feritoia utile per convogliare anche l’aria verso il fondo. Alle estremità fanno capolino invece due deflettori, posti subito sotto i fari a matrice di Led.

La linea di cintura alta rende l’aspetto muscoloso, ma quest’ultimo è enfatizzato anche dai cerchi da 21 pollici tipici dell’allestimento S line, riconoscibile anche per i badge a supporto e la tinta grigia.

Il posteriore è caratterizzato dalla fascia orizzontale dei proiettori. E’ un elemento di rottura rispetto a un bagagliaio che scende (quasi) in verticale, a partire dal montante C. Un tratto meno sinuoso rispetto alla sorella Sportback, ma di sicuro più muscoloso.

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L’ingresso a bordo per i passeggeri è comodo, seppur viziato da un gradino leggermente troppo alto. Lo spazio – una volta seduti sul divano posteriore – è ampio, figlio della sua piattaforma. Si tratta di un ambiente arioso e comodo, dove i centimetri a disposizione per gambe, piedi e testa sono soddisfacenti. Comodo anche l’angolo di seduta, che non influisce negativamente sull’altezza delle ginocchia.

Dietro i sedili anteriori fanno capolino due retine portaoggetti, mentre al centro è presente un sistema di climatizzazione, due prese USB C e una accendisigari.

La grande differenza, rispetto alla “sorella” Sportback, risiede – in termini puramente pratici – nella capacità del bagagliaio. Nella versione SUV, perde 15 litri arrivando a quota 520. Il motivo è semplice: la disposizione dei fari per il modello Coupè, ha permesso di recuperare spazio longitudinale. La protagonista della nostra prova però, recupera lo “spazio perduto” con i sedili abbattuti, raggiungendo una capacità complessiva di 1490 litri, 30 in più rispetto alla Sportback.

La soglia di carico non presenta gradini fastidiosi. Dentro lo spazio è ben organizzato, con anche due svasi posti alle estremità utili per poter allocare piccoli oggetti. Il pavimento nasconde un secondo vano dove poter stivare i cavi di carica, oppure la stessa cappelliera.

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Le misure

Fuori

Lunghezza

4,58 metri

Larghezza

1,86 metri

Altezza

1,63 metri

Peso

2125 kg

Dentro

Bagagliaio

520 – 1490 Litri

 
 
 

Architettura, batteria e autonomia

la Q4 e-tron è un SUV con elementi caratteristici figli della sua base tecnica, comune ad altri modelli del gruppo tedesco. Ad una lunghezza di 4 metri e 58 infatti, corrisponde un passo di 2 metri e 76 centimetri.

Il merito è della oramai conosciuta piattaforma modulare MEB, che contiene un pacco batteria con una capacità nominale di 82 kWh nominali, 77 effettivamente sfruttabili. Il raffreddamento delle celle è a liquido, con a disposizione la pompa di calore.

I motori che equipaggiano questa versione, la 50, sono due – uno per ogni asse – e sono in grado di erogare 299 CV di potenza massima, 220 kW ed un valore di coppia di 460 Nm.  
Di conseguenza la trazione riprende lo storico nome “quattro”.

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La garanzia della batteria di trazione per i clienti privati è pari a 8 anni o 160mila chilometri qualora venga riscontrata una capacità residua inferiore al 70% rispetto alle condizioni di acquisto.

Nei nostri percorsi di prova, la Q4 e-tron ha consumato 20,5 kWh per 100 chilometri in ambiente urbano. In ambito extra, dunque esemplificativamente su tangenziali o strade fuori porta, il consumo scende a 18,2 kWh per 100 chilometri, grazie alla relativa velocità ma al contempo alla trazione integrale che permette una spinta immediata per raggiungere la velocità stabilita. Sale il consumo in autostrada con 25 kWh per 100 chilometri.

L’autonomia massima registrata è di 423 chilometri proprio in ambiente extra urbano , quella media di 369 chilometri. Rilevamenti e prova sono stati effettuati nel mese di marzo con una temperatura media tra i 4 e i 15 gradi.

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Ricarica

La presa di ricarica si trova in una posizione tradizionale, sul lato destro posteriore della vettura. Non ci sono pulsanti di sblocco, dunque in caso di stacco imprevisto serve utilizzare il pulsante di apertura della chiave. 

Prendendo in considerazione i nostri (oramai) consueti 4 standard di ricarica, analizziamo le stime dei chilometri per ora di carica, al netto della curva di potenza.
Dalla presa domestica di casa a 2,3 kW, la e-tron Q4 è in grado di ricaricare 10 chilometri in un’ora. Con il classico upgrade della wallbox casalinga, quindi con circa 4,5 kW disponibili, si possono ricaricare circa 20 km l’ora.  

Una volta fuori le mura domestiche, sfruttando una colonnina in carica alternata, si raggiungono i 50 chilometri ogni 60 minuti, considerando come la Q4 e-tron abbia un assorbimento massimo con la Mennekes di 11 kW. In corrente continua invece, sfruttando una classica colonnina da 50 kW di potenza, si possono ricarica fino a 135 chilometri l’ora. Considerate –  anche qui – come il picco di accumulo massimo sia di 125 kW.  

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Come va

L’Audi q4 e-tron rappresenta al meglio quella che è la filosofia elettrica della casa tedesca per i modelli di queste dimensioni: è un’auto tuttofare dotata di una buona dinamica, potenza sufficiente anche per potersi godere qualche curva, ma anche comodità e facilità di guida.

La versione in prova – come detto – è dotata di trazione integrale, e rispetto alla versione a trazione posteriore (che abbiamo provato in versione Sportback) la percezione della spinta in avanti risulta essere ancora più prorompente, senza però per questo perdere in termini di malleabilità e progressività.

Un carattere che non si “scompone” a prescindere dalle mappature che si possono utilizzare – Comfort, Auto, Dynamic oltre a una personale – che intervengono sulla reattività dell’acceleratore e sul carico del volante, sia in termini di progressività che di demoltiplicazione.

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A proposito di sterzo, questo risulta lineare e davvero ben tarato. L’impugnatura è comoda e le dimensioni sono sufficientemente grandi da considerarlo ottimale per un utilizzo eterogeneo, dunque sia nella gestione di curve a ampio raggio, che su svolte più strette, tipiche di un ambito cittadino.

Dinamicamente, la Q4 e-tron è un’auto che può cambiare la sua natura a seconda dei driving mode, con una taratura delle sospensioni che sono più rigide in questa versione S-Line, ma che comunque offre un certo grado di rollio e beccheggio. Un setting che conseguentemente aiuta a inserire meglio l’auto in curva, tanto più se si riesce a sfruttare al meglio anche la rigenerazione – e quindi il “freno motore” – con i paddle dietro al volante.

Proprio in tema di rigenerazione, va sottolineato come il feeling sul pedale del freno risulta essere molto buono, soprattutto in termini di linearità e di mordente. La sua calibrazione può essere comunque gestita cambiando tra due mappature – Drive e Brake – con quest’ultima che frena quasi completamente l’auto semplicemente rilasciando l’acceleratore.

Inoltre, sfruttando la mappatura Dynamic, si può regolare la frenata rigenerativa anche con i paddle dietro il volante su tre livelli differenti. Una scelta questa, che rende la guida più appagante quando si vuole forzare un po’ di più il ritmo.

L’indole da tuttofare ritorna prepotentemente analizzando la posizione di guida,  sufficientemente rialzata, pur senza risultare propriamente degna di una SUV. Si tratta di una via di mezzo tra una berlina ed un “crossover”, e che comporta anche una buona visibilità sia anteriore, che laterale: i limiti della carrozzeria si percepiscono bene, anche se i montanti – per la loro inclinazione e dimensione – limitano un po’ la visione negli incroci o nelle svolte. L’insonorizzazione infine, merita un plauso: non si avvertono fruscii fastidiosi anche a velocità autostradali.

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La Tecnica 

Motore

Magneti permanenti

Potenza

299 CV

Coppia

400 Nm

Capacità Pacco Batterie

Tipo di Ricarica

 
82 kWh 
Mennekes | CCS Combo2

Listino prezzi

La versione SUV della Q4 e-tron ha un prezzo di partenza di 46.850 euro. Si tratta ovviamente dell’allestimento base, con anche la motorizzazione 35 e-tron, e pacco batteria meno capiente. Il modello in prova ha invece un costo di 73.930 euro.

Stiamo parlando però del top di gamma, 50 e-tron, con l’allestimento S line e tutta una serie di accessori presenti, tra cui cerchi in lega da 21 pollici, pacchetto MMi pro, luci ambiente, interni S line con sedili sportivi, pacchetto dinamico e comfort plus.

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