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Audi – A3 40 TDI: tanto sprint, pochi compromessi

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Audi – A3 40 TDI: tanto sprint, pochi compromessi

A due anni dall’arrivo sul mercato, la quarta generazione dell’Audi A3 vanta un portafoglio di allestimenti e motori davvero ricco, che spazia dai piccoli 1.0 delle versioni d’accesso ai potentissimi 2.0 e 2.5 turbobenzina delle S3 e RS3 con potenze fino a 400 CV. Non mancano neppure due ibride plug-in e una a monovalente a metano, ma in un segmento, quello delle compatte premium, dove il diesel ha ancora parecchio da dire, anche l’offerta di versioni a gasolio è altrettanto ampia: un solo motore, il 2.0 TDI, declinato in tre diversi livelli di potenza, 116, 150 e 200 CV. Ed è proprio quest’ultima versione che abbiamo messo alla prova sulle strade del Salento, per scoprire se ha ancora senso scegliere un potente motore diesel per una media a due volumi.

I numeri. Offerto unicamente in abbinamento al cambio automatico doppia frizione S tronic a sette marce e alla trazione integrale quattro con il giunto Haldex (la coppia viene trasferita al retrotreno solo quando l’auto rileva uno slittamento delle ruote anteriori), il 2.0 turbodiesel dell’Audi A3 40 TDI eroga 200 CV a 3.600 giri/min e una coppia massima di 400 Nm disponibili a partire dai 1.750 giri/min. Questo quattro cilindri a gasolio, quindi, non garantisce soltanto una buona spinta ai bassi, ma vanta anche un discreto allungo, che, unito alla massa non eccessiva della vettura (1.555 kg a secco) consente di raggiungere prestazioni di tutto rispetto: 0 a 100 km/h in 6,8 secondi e 243 km/h di velocità massima.

Che grinta. La spinta non manca e il veloce cambio automatico permette di mantenere sempre il motore a regimi ottimali, sia che si voglia consumare di meno, scegliendo la modalità di guida Efficiency, sia che si sfruttino tutti i cavalli a disposizione nella modalità Dynamic. Il breve test, tuttavia, non ci ha permesso di fare un’attenta valutazione dei consumi, ma ci è bastato per capire come questo motore a gasolio non brilli per silenziosità.

Un buon compromesso. Anche con questo motore, l’Audi A3 si conferma un’ottima macinatrice di chilometri: i sedili sono comodi e ben imbottiti, mentre le sospensioni (nonostante l’assetto sportivo della variante S Line Edition) compiono un buon lavoro nel filtrare la maggior parte delle asperità della strada. Attingendo alla lista degli optional il confort di marcia può essere migliorato scegliendo gli ammortizzatori a controllo elettronico (1.100 euro) che variano la risposta in base alla modalità di guida prescelta. Lo sterzo non è un campione di feedback, ma è sempre preciso e con un carico volante equilibrato per tutte le situazioni di guida. La trazione quattro fa sempre il suo dovere permettendo al 2.0 TDI di scaricare tutta la sua coppia senza incertezze o pattinanti di sorta anche quando si è bruschi con il pedale dell’acceleratore. Discreta la silenziosità di marcia: oltre alla voce del motore, arrivati a velocità autostradali si avverte qualche fruscio aerodinamico di troppo.

La tecnologia non manca. Nessuna novità per gli interni rispetto alle altre versioni che abbiamo provato in passato: l’abitacolo si conferma moderno e ben assemblato, sebbene nei punti meno visibili e per alcuni tasti (come per esempio quelli per l’azionamento dei finestrini), si percepisca qualche risparmio sulle finiture rispetto alle precedenti generazioni. Molto reattivo e facile da utilizzare il sistema multimediale con schermo da 10,1 affiancato dal cruscotto digitale da 10,25, tra i più configurabili e fruibili della categoria. L’Audi A3 40 TDI S Line Edition quattro S tronic è proposta con prezzi a partire da 48.700 euro: la dotazione di serie comprende, tra gli altri, i fari full Led, il navigatore, la compatibilità con Apple Carplay e Android Auto, il cruise control adattivo e i cerchi di lega da 18. Tra gli optional quasi irrinunciabili segnaliamo la telecamera posteriore (500 euro) e il cruscotto digitale Audi Virtual Cockpit Plus da 290 euro.

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