BYD e Ford annunciano la nascita di nuove Gigafactory. In totale sono 75 GWh di accumulatori per auto elettriche
Il mondo delle batterie è in fermento. Soprattutto in Cina, da sempre leader di questo settore industriale, ma anche in America, dove l’Inflation Reduction Act dell’amministrazione Biden ha dato una bella sferzata all’ambiente. Lo dimostrano le iniziative di BYD e Ford, le ultime in ordine di tempo.
BYD ha fame di batterie LFP
BYD, il più grande costruttore di vetture dotate di ricarica esterna (elettriche e ibride plug-in, per capirci) ha appena annunciato un investimento di oltre 1 miliardo di euro per costruire una nuova fabbrica in Cina. Lo farebbe con la sua società collegata FinDreams Technology, che proprio di batterie si occupa e che ha intenzione di realizzare una fabbrica da 40 GWh di capacità annua a Zhengzhou, nella provincia di Henan.
Lo stabilimento sarà utilizzato per la produzione della batteria Blade del gruppo automobilistico cinese. Si tratta di un accumulatore con chimica litio-ferro-fosfato (LFP) che la Casa utilizza già su alcuni dei suoi modelli di maggiore successo come la Han e la Seal.

La BYD Han
Ford punta all’indipendenza
Ma se la Cina chiama, gli USA rispondono. Lo fanno con Ford, che ha detto di voler costruire una Gigafactory in Michigan per la produzione – anche in questo caso – di batterie LFP. La Casa dell’Ovale Blu ha spiegato che la mossa si rende necessaria per diminuire la sudditanza nei confronti dei fornitori cinesi. Al momento si rivolge a CATL per le batterie LFP che utilizza su Mustang Mach-E e F-150 Lightning.
La Ford Mustang Mach-E Performance Edition
Come se fosse necessario spiegarlo, la mossa è stata decisa in conseguenza all’introduzione delle nuove agevolazioni americane. Lisa Drake, vicepresidente Ford, ha infatti dichiarato: “L’Inflaction Reduction Act è stato fondamentale nel farci scegliere il Michigan come luogo dove far nascere la nostra quarta fabbrica di batterie”.
La nuova Gigafactory dovrebbe arrivare a una capacità produttiva di 35 GWh, sufficienti per 400.000 vetture elettriche all’anno e dovrebbe iniziare le operazioni nel 2026. Nel nuovo impianto la Casa statunitense produrrebbe batterie LFP su licenza CATL, con il colosso cinse che però continuerebbe a fornire assistenza tecnica.
Fotogallery: BYD Blade Battery
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